Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Oliinyk Elizabeth Ivanovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 16.03.2022
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Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
La frequenza degli eventi avversi e' classificata come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100);rara (>=1/10.000, <1/1000); molto rara (<1/10.000). Sono state segnal ate le seguenti reazioni avverse da farmaco; nessuna si e' verificata ad una frequenza superiore allo 0,3% nel gruppo in trattamento con pravastatina rispetto al gruppo in trattamento con placebo. Patologie delsistema nervoso. Non comuni: vertigini, cefalea, disturbi del sonno, insonnia. Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi della visione (incluso offuscamento della visione e diplopia). Patologie gastrointestinali. Non comuni: dispepsia/bruciore di stomaco, dolore addominale, nausea/vomito, stipsi, diarrea, flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, eruzione cutanea, orticaria,anomalie del cuoio capelluto/dei capelli (inclusa alopecia). Patologi e renali e urinarie. Non comuni: disturbi della minzione (inclusa disuria, pollachiuria, nicturia). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione sessuale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: affaticamento. >>Eventi di interesse clinico speciale. Muscolo scheletrico:negli studi clinici sono stati riportati effetti sul muscolo scheletr ico, ad esempio dolore muscoloscheletrico inclusa artralgia, crampi muscolari, mialgia, debolezza muscolare ed elevati livelli di CK. La percentuale di mialgia (1,4% pravastatina vs 1,4% placebo) e debolezza muscolare (0,1% pravastatina vs <0,1% placebo) e l'incidenza dei livellidi CK >3 volte i limiti superiori della norma e >10 volte i limiti su periori della norma negli studi CARE, WOSCOPS e LIPID sono simili nei gruppi trattati con placebo (rispettivamente 1,6% pravastatina vs 1,6%placebo e 1,0% pravastatina vs 1,0% placebo). Effetti epatici: e' sta to segnalato un innalzamento delle transaminasi sieriche. Nei tre studi clinici a lungo termine, controllati verso placebo, CARE, WOSCOPS e LIPID, si sono verificate marcate alterazioni nei livelli di ALT e AST(>3 volte i limiti superiori della norma) con frequenza simile (1,2%) in ambedue i gruppi di trattamento. >>Esperienza successiva alla comm ercializzazione. Patologie del sistema nervoso. Molto rara: polineuropatia periferica, in particolare in seguito all'utilizzo a lungo termine, parestesia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rara: reazioni di ipersensibilita'; anafilassi, angioedema, sindrome lupus eritematoso simile. Patologie gastrointestinali. Molto rara: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto rara: ittero, epatite, necrosi epatica fulminante. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto rara: rabdomiolisi, che puo' essere associata a insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, miopatia; miosite, polimiosite. Casi isolati di disturbi tendinei, talvolta complicati da rottura; non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata. I seguenti effetti avversi sono stati riportati con alcune statine (effetti di classe): incubi, perdita della memoria, disfunzione sessuale, depressione, casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, soprattutto con la terapia a lungo termine. Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5.6 mmol/L,BMI>30kg/m 2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione ). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.