Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Kovalenko Svetlana Olegovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 26.06.2023

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Il medicinale viene somministrato in una sacca a doppia camera. Una camera contiene la soluzione alcalina di lattato, l'altra camera contiene la soluzione elettrolitica acida a base di glucosio. Miscelando le due soluzioni in seguito all'apertura della termosaldatura posta tra ledue camere si ottiene la soluzione pronta all'uso. Prima della miscel azione: sodio cloruro, calcio cloruro, magnesio cloruro esaidrato, glucosio, anidro (come glucosio monoidrato). 1 litro di soluzione alcalina di lattato contiene: sodio lattato (come soluzione di sodio lattato). Dopo miscelazione: sodio cloruro, sodio lattato (come soluzione di sodio lattato), calcio cloruro, magnesio cloruro esaidrato, glucosio, anidro (come glucosio monoidrato).
Insufficienza renale cronica (scompensata) allo stadio terminale di qualsiasi origine trattata con dialisi peritoneale.
Questa soluzione e' indicata esclusivamente per uso intraperitoneale. La modalita' della terapia, la frequenza della somministrazione ed il tempo di sosta richiesto verranno indicati dal medico curante. Salvo diversa prescrizione, i pazienti riceveranno un'infusione di 2000 ml disoluzione per scambio per quattro volte al giorno. Dopo un tempo di s osta compreso tra le 2 e le 10 ore, la soluzione verra' drenata. Per ogni paziente sara' necessaria una personalizzazione del dosaggio, del volume e del numero di scambi. Nel caso in cui dovesse insorgere all'inizio della terapia un dolore da distensione addominale, e' necessarioridurre temporaneamente il volume del dialisato a 500-1500 ml per cia scun trattamento. Nei pazienti in sovrappeso, o in assenza della funzione renale residua, sara' necessario aumentare il volume del dialisato. In questi pazienti, o in pazienti che tollerino volumi maggiori, e' possibile infondere una dose pari a 2500-3000 ml di soluzione per scambio. Nel caso in cui si utilizzi un'apparecchiatura per dialisi peritoneale ciclica intermittente o continua, si consiglia di usare sacche contenenti maggior soluzione dializzante. Nei bambini il volume di soluzione per scambio deve essere ridotto in base all'eta', all'altezza edal peso corporeo (30-40 ml/kg di peso corporeo). Non ci sono speciali raccomandazioni di dosaggio per i pazienti anziani. Le soluzioni per dialisi peritoneale con un'alta concentrazione di glucosio (2,3% o 4,25%) vengono usate quando il peso corporeo e' superiore al peso secco desiderato. La rimozione dei fluidi dal corpo aumenta in relazione allaconcentrazione di glucosio della soluzione di dialisi peritoneale usa ta. Queste soluzioni devono essere usate con prudenza per la longevita' della membrana peritoneale, per prevenire la disidratazione e ridurre il piu' possibile il carico di glucosio. Il trattamento dialitico che utilizzi le dosi prescritte dovrebbe essere eseguito giornalmente. La dialisi peritoneale e' una terapia a lungo termine che comporta ripetute somministrazioni di singole soluzioni. 1 litro di farmaco contiene 15 g di glucosio. Metodo e durata della terapia: prima dell'uso riscaldare la sacca la sacca stay safe balance contenente la soluzione a temperatura corporea. Il riscaldamento verra' eseguito con un apposito dispositivo. Il tempo di riscaldamento di una sacca da 2000 ml alla temperatura di 22 gradi C e' di circa 120 minuti. Maggiori informazioni possono essere reperite nel manuale d'istruzioni del dispositivo di riscaldamento. Si sconsiglia l'utilizzo di forni a microonde a causa delrischio di sovrariscaldamento localizzato. Le soluzioni contenute nel le due camere devono essere miscelate prima dell'uso. In base alle istruzioni mediche, la dose deve sostare nella cavita' peritoneale per untempo compreso tra le 2 e le 10 ore (tempo di equilibrio), e poi esse re drenata. A seconda della pressione osmotica richiesta, il medicinale puo' essere impiegato in associazione sequenziale con altre soluzioni per dialisi peritoneale con una maggiore concentrazione di glucosio (cioe' con maggiore osmolarita'). Prima di intraprendere la dialisi peritoneale presso il proprio domicilio, il paziente deve essere addestrato in modo appropriato, deve sperimentare la tecnica e mostrare di essere competente. L'addestramento deve essere eseguito da personale qualificato. Bisogna assicurarsi che il paziente sia sufficientemente addestrato nelle tecniche di manipolazione prima di essere autorizzato a compiere la dialisi peritoneale presso il proprio domicilio. Il trattamento dialitico peritoneale deve continuare per tutto il tempo in cui e' necessario ricorrere ad una terapia sostitutiva della funzione renale.
Per quanto concerne questa specifica soluzione per dialisi: il medicinale non deve essere usato in pazienti affetti da grave ipokaliemia e grave ipocalcemia. Per la dialisi peritoneale in generale: non deve essere effettuata la dialisi peritoneale in presenza di una o piu' delle seguenti patologie: recenti interventi chirurgici o lesioni addominali, una anamnesi di interventi chirurgici addominali con aderenze fibrose, ustioni addominali, perforazioni dell'intestino; estese condizioni infiammatorie della parete addominale (dermatiti); disturbi infiammatori dell'intestino (morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticolite); peritonite; fistola addominale interna o esterna; ernia ombelicale, inguinale o altri tipi di ernia addominale; tumori intra-addominali; ileo;patologie polmonari, soprattutto polmonite; sepsi; acidosi lattica; g rave iperlipidemia; nei rari casi di uremia in cui non e' possibile gestirla con la dialisi peritoneale; cachessia e grave perdita di peso, in particolar modo nei casi in cui non e' garantita un'adeguata assunzione di proteine; nei pazienti fisicamente o mentalmente incapaci di effettuare autonomamente la dialisi peritoneale seguendo le indicazionifornite dal medico. Se qualcuno dei sovramenzionati disturbi dovesse svilupparsi durante la dialisi peritoneale, decidere riguardo a come procedere.
Il medicinale e' una soluzione elettrolitica la cui composizione e' simile a quella del sangue. Inoltre, la soluzione ha un pH neutro che e'simile al valore del pH fisiologico. Possibili effetti collaterali po ssono derivare dalla dialisi peritoneale stessa oppure possono essere provocati dalla soluzione dialitica peritoneale. >>Potenziali reazioniavverse della soluzione per dialisi peritoneale. Disturbi endocrini: iperparatiroidismo secondario con disturbi potenziali del metabolismo osseo. Disturbi metabolici e nutrizionali: aumento della glicemia; iperlipidemia; aumento del peso corporeo causato dalla continua assunzione di glucosio dalla soluzione per dialisi peritoneale. Disturbi cardiaci e vascolari: tachicardia, ipotensione; ipertensione. Disturbi respiratori per cause toraciche o mediastiniche: dispnea. Disturbi renali eurinari: disturbi elettrolitici, come ipokaliemia [molto comune (> 10 %)] e ipocalcemia. Disturbi generali: vertigini; edema; squilibri dell'idratazione indicati sia da una rapida diminuzione (disidratazione) sia da un incremento (iperidratazione) del peso corporeo. Una grave disidratazione puo' presentarsi quando vengono usate soluzioni con un'elevata concentrazione di glucosio. >>Potenziali reazioni avverse causatedalla modalita' di trattamento. Infezioni e infestazioni: peritonite (molto comuni (>10%)); infezioni del punto d'uscita del catetere e lungo il tunnel sottocutaneo (molto comuni (>10%)); in casi molto rari sepsi (<0,01%). Disturbi respiratori, toracici e mediastinici: dispnea causata da elevazione del diaframma; dolore alle spalle. Disturbi gastrointestinali: diarrea; costipazione; ernia (molto comuni (>10%)); distensione addominale e sensazione di sazieta'. Disturbi generali e condizioni del punto d'uscita del catetere: malessere generale; rossore; edema; essudazioni, croste, e dolore al punto d'uscita del catetere. Disturbi legati alla procedura di dialisi peritoneale: dialisato torbido;problemi durante l'infusione ed il drenaggio della soluzione dialitic a. La peritonite viene rivelata da un dialisato torbido. In seguito sisviluppano, dolore addominale, febbre e malessere generale o possono sfociare, in casi molto rari, sepsi. Il paziente deve immediatamente chiedere il consiglio di un medico. La sacca con il dialisato torbido deve essere chiusa con un tappo sterile per essere poi sottoposta a valutazione della contaminazione microbiologica ed al conteggio dei globuli bianchi. Nel caso di infezioni cutanee nel punto d'uscita del catetere e lungo il tunnel sottocutaneo, il medico curante deve essere consultato immediatamente.