Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Oliinyk Elizabeth Ivanovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 01.04.2022
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0,5 g/2 ml. Una fiala contiene: amikacina solfato 667,5 mg (pari ad amikacina 500 mg). 1 g/4 ml. Una fiala contiene: amikacina solfato 1,335g (pari ad amikacina base 1 g).
Amicasil e' indicato nel trattamento a breve termine per infezioni gravi da ceppi sensibili di germi gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E. Coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia, del gruppo Klebsiella-enterobacter -Serratia, e di Acinetobacter. Questo antibiotico si dimostra efficace: nella terapia delle batteriemie, dellesetticemie e delle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gra vi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusa la meningite), delle infezioni intra addominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni post-operatorie (incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l'amikacina non e' indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario, quando l'agente eziologico e' sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella terapia delle infezioni da stafilococco; percio' si puo' adottare come terapia d'attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente e' allergico ad altri antibiotici o e' presente un' infezione mista da stafilococchi eGram-negativi; nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilita' indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare . In tali casi puo' essere indicata anche una terapia concomitante conun antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita' di s ovrinfezione da Gram-positivi (streptococchi o pneumococchi). Amicasile' in grado di combattere le infezioni da germi Gram-negativi resiste nti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Serratia mercescens e Pseudomonas aeruginosa.
Somministrazione intramuscolare ed endovenosa. Alle dosi consigliate, le infezioni meno gravi causate da microrganismi sensibili, rispondonoalla terapia entro 24-48 ore. La durata del trattamento e' in genere di 3-7 giorni per la somministrazione endovenosa e di 7-10 giorni per la via intramuscolare. Adulti e bambini: 15 mg/Kg/die in due somministrazioni. Neonati e/o prematuri: dose iniziale di 10 mg/Kg , proseguirecon 7,5 mg/kg ogni 12 ore. Infezioni ad alto rischio e/o sostenute da pseudomonas: la dose iniziale nell'adulto puo' essere aumentata a 500 mg ogni 8 ore ma non si deve mai superarre la dose di 1,5 g/die, ne' protrarre la terapia per piu' di 10 giorni. Non si deve comunque superare la dose totale di 15 g. Infezioni del tratto urinario non complicate (escluse le infezioni da pseudomonas): 7,5mg/Kg/die in un'unica somministrazione giornaliera. Alterata funzionalita' renale: Nei pazientiaffetti da disfunzione renale, la dose giornaliera dovrebbe essere ri dotta e/o aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l'altra onde evitare un accumulo del farmaco. Un metodo consigliato per stabilire le dosi da somministrare a pazienti con una diminuita funzionalita' renale, sospetta o accertata, e' quello dimoltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina: il risultato ottenuto rappresenta l'intervallo, espresso in ore, tra una dose e l'altra. Esempio: se il tasso sierico della creatinina e' di 2 mg, la dose consigliata dovra' essere somministrata ogni 18 ore. La somministrazione i.m. e' preferenziale ma in caso di necessita' puo' essere utilizzata, con identico schema posologico, la somministrazione endovenosa. Somministrazione per infusione endovenosa. Nell'adulto l'introduzione del preparato per infusione venosa lenta deve essere effettuata utilizzando una quantita' diliquido (100-200 per fiala da 500 mg), tale da consentire ciascuna so mministrazione in un tempo variabile da 30 a 60 minuti. E' pertanto necessario diluire la fiala in opportuni solventi, quali la soluzione fisiologica, soluzione glucosata 5% e soluzione Ringer lattato. Nei bambini la quantita' di liquido da usare sara' in stretta relazione con quantita' di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di 30-60 minuti; nei bambini piu' piccoli l'infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore. I diluenti compatibili per l'infusione sono i seguenti: soluzione fisiologica, destrosio 5%, ringer lattato. L'amikacina non deve essere unita ad altre sostanze da infondere, ma somministrata da sola, secondo lo schema posologico stabilito.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o agli altri aminoglicosidi. La sicurezza d'impiego dell'amikacina in corso di gravidanza non e' stata ancora accertata, pertanto nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del medico. Non si sa se l'amikacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l'allattamento a donne sotto terapia confarmaci che potrebbero passare nel latte.
Tutti gli aminoglicosidi sono potenzialmente ototossici, nefrotossici e possono indurre blocco neuromuscolare. Questa tossicita' si manifesta piu' frequentemente in pazienti con compromissione renale, in quellitrattati con altri farmaci ototossici e nefrotossici e in quelli trat tati per periodi di tempo piu' lunghi o con dosi piu' elevate di quelli raccomandati. L'elenco e' presentato secondo la classificazione per sistemi e organi, termine preferenziale e frequenza MedDRA, usando le seguenti categorie di frequenza: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Infezioni ed infestazioni. Non comune: superinfezioni o colonizzazione con batteri resistenti o lieviti.Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia, eosinofilia. Di sturbi del sistema immunitario. Non nota: risposte anafilattiche (reazioni anafilattiche, shock anafilattico e reazioni anafilattoidi), ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipomagnesiemia. Patologie del sistema nervoso. Non nota: paralisi; raro: tremore, parestesia, cefalea, disturbo dell'equilibrio. Patologie dell'occhio. Raro: cecita', infarto della retina. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito, ipoacusia, non nota: sordita', sordita' neurosensoriale. Patologie vascolari. Raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea; raro: prurito, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico,del tessuto connettivo e delle ossa. Raro: artralgia, contrazione mus colare. Patologie renali e urinarie. Non nota. compromissione renale acuta, nefropatia tossica, cellule nelle urine; raro: oliguria, aumento della creatininemia, albuminuria, azotemia, globuli rossi nelle urine, globuli bianchi nelle urine. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: piressia. Sono stati segnalati cecita' e infarto della retina in seguito a somministrazione intravitreale (iniezione nell'occhio) di amikacina. Le alterazioni della funzionalita' renale sono generalmente reversibili quando il farmaco viene sospeso. Gli effetti tossici a livello dell'VIII paio di nervi cranici possono portare a perdita dell'udito, perdita dell'equilibrio o entrambi. Amikacina colpisce primariamente le funzioni uditive. Il danno cocleare include sordita' ad alta frequenza e di solito si manifesta prima che la perdita clinica dell'udito possa essere determinata mediante test audiometrici. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Antibatterici aminoglicosidici.