Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Fedorchenko Olga Valeryevna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 28.03.2022
Attenzione! Le informazioni sulla pagina sono solo per gli operatori sanitari! Le informazioni sono raccolte in fonti pubbliche e possono contenere errori significativi! Fare attenzione e ricontrollare tutte le informazioni da questa pagina!
Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di irbesartan.
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Trattamento di malattie renali in pazienti con ipertensione e diabete mellito tipo 2 come parte diun regime di farmaci antipertensivi.
La usuale dose iniziale e di mantenimento raccomandata e' di 150 mg una volta al giorno, con o senza cibo. Il farmaco alla dose di 150 mg una volta al giorno generalmente fornisce un migliore controllo della pressione arteriosa nell'arco delle 24 ore rispetto a 75 mg. Tuttavia l'inizio della terapia con 75 mg deve essere preso in considerazione, particolarmente in pazienti emodializzati e nei pazienti anziani di eta'superiore ai 75 anni. In pazienti insufficientemente controllati con 150 mg una volta al giorno, la dose di Abesart puo' essere aumentata a300 mg, oppure puo' essere aggiunto un altro agente antipertensivo. I n particolare l'aggiunta di un diuretico come l'idroclorotiazide ha mostrato un effetto additivo con il medicinale. In pazienti ipertesi condiabete di tipo 2 si dovrebbe iniziare la terapia con 150 mg di irbes artan una volta al giorno e aumentarla fino a 300 mg una volta al giorno come dose di mantenimento preferita per il trattamento della malattia renale. La dimostrazione del beneficio sul rene nei pazienti ipertesi con diabete di tipo 2 si basa su studi nei quali l'irbesartan e' stato impiegato in aggiunta ad altri medicinali antipertensivi, al bisogno, per raggiungere la pressione arteriosa desiderata. Ridotta funzionalita' renale: nei soggetti con ridotta funzionalita' renale non si rende necessaria alcuna variazione del dosaggio. Una dose iniziale piu' bassa (75 mg) deve essere presa in considerazione nei pazienti sottoposti ad emodialisi. Insufficienza epatica: nei soggetti con lieve o moderata insufficienza epatica non si rende necessaria alcuna variazione del dosaggio. Non ci sono dati clinici relativi a pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti anziani: sebbene negli anziani di eta' superiore ai 75 anni debba essere presa in considerazione la possibilita' di iniziare la terapia con 75 mg, generalmente non e' necessario l'aggiustamento della dose. Pazienti pediatrici: la sicurezza e l'efficacia nei bambini da 0 a 18 anni non e' stata stabilita. Non puo' essere fatta nessuna raccomandazione sulla posologia. Metodo di somministrazione: uso orale
Ipersensibilita' nei confronti della sostanza attiva o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'uso concomitante con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2).
In studi clinici controllati con placebo su pazienti ipertesi, l'incidenza totale degli eventi avversi nei soggetti trattati con irbesartan e' stata sovrapponibile a quella rilevata nei soggetti trattati con ilplacebo. Le interruzioni della terapia dovute ad effetti indesiderati clinici o di laboratorio sono stati meno frequenti per i pazienti tra ttati con irbesartan che per quelli trattati con placebo. L'incidenza degli eventi avversi non e' dipesa da dose (nel range posologico raccomandato), sesso, eta', razza o durata del trattamento. In pazienti diabetici ipertesi con microalbuminuria e funzionalita' renale normale, e' stata riportata vertigine ortostatica e ipotensione ortostatica nello 0,5% dei pazienti (cioe' non comune), ma in un numero maggiore di casi rispetto al placebo. Frequenze delle reazioni avverse: molto comune(>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1,000, < 1/100 ); rara (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' come angioedema, rash, orticaria. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Non nota: iperpotassiemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cap ogiro, vertigine ortostatica; non nota: vertigine, cefalea. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: tinnito. Patologie cardiache.Non comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ort ostatica non comune: flashing. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea/vomito; non comune: diarrea, dispepsia/bruciore; non nota: disgeusia. Patologie epatobiliari. Non comune: ittero; non nota: epatite, disfunzione epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: vasculite leucocitoplastica. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore muscoloscheletrico non nota: artralgia, mialgia (in alcuni casi associata ad aumento dei livelli plasmatici della creatina chinasi), crampi muscolari. Patologierenali e urinarie. Non nota: funzione renale compromessa, inclusi cas i di insufficienza renale in pazienti a rischio. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione sesssuale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticabilita'; non comune: dolore toracico. Analisi di laboratorio. Molto comune: l'iperpotassiemia si e' verificata piu' spesso nei pazienti diabetici trattati con irbesartan rispetto a quelli trattati con placebo. Nei pazienti diabetici ipertesi con microalbuminuria e funzione renale normale, l'iperpotassiemia (>= 5,5 mEq/l) si e' verificata nel 29,4% dei pazienti nel gruppo irbesartan 300 mg e nel 22%dei pazienti nel gruppo placebo. Nei pazienti diabetici ipertesi con insufficienza renale cronica e proteinuria franca, l'iperpotassiemia (>= 5.5 mEq/L) si e' verificata nel 46.3% dei pazienti nel gruppo irbesartan e nel 26,3% dei pazienti nel gruppo placebo. Comune: sono stati osservati aumenti significativi nella creatina chinasi plasmatica (1,7%) nei soggetti trattati con irbesartan. Nessuno di questi aumenti e' stato associato ad eventi clinici muscoloscheletrici identificabili. Nell'1,7% dei pazienti ipertesi con malattia renale diabetica in stato avanzato trattati con irbesartan, e' stata osservata una diminuzione dei valori dell'emoglobina, non clinicamente significativa. Pazienti pediatrici. in uno studio clinico randomizzato su 318 bambini ed adolescenti ipertesi, tra i 6 e i 16 anni di eta', durante la fase in doppio cieco di tre settimane, si sono verificati i seguenti eventi avversi correlati: cefalea (7,9%), ipotensione (2,2%), capogiro (1,9%), tosse (0,9%). Nel periodo in aperto di 26 settimane di questo studio clinico,le piu' frequenti anomalie di laboratorio riportate sono state increm enti della creatinina (6,5%) ed elevati valori di CK nel 2% dei bambini trattati. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Antagonisti dell'angiotensina-II.
However, we will provide data for each active ingredient