Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Fedorchenko Olga Valeryevna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 16.03.2022
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Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
Trattamento della tromboangioite obliterante (morbo di Burger) in stadio avanzato con ischemia critica degli arti inferiori quando non e' indicato un intervento di rivascolarizzazione. Trattamento delle arteriopatie obliteranti di grado severo con ischemia critica degli arti inferiori quando non e' indicato un intervento di rivascolarizzazione.
L'esperienza clinica acquisita con il composto di inclusione alprostadil-alfaciclodestrina ha mostrato che il prodotto puo' essere usato siaper infusione endoarteriosa che per infusione endovenosa con risultat i sovrapponibili in termini di efficacia terapeutica. Non somministrare il prodotto se non opportunamente diluito (50 - 250 ml). SOMMINISTRAZIONE ENDOARTERIOSA: Sciogliere il contenuto di una fiala di Alprostar(corrispondente a 20 microgrammi di Alprostadil) in 50 ml di soluzion e fisiologica salina. Sulla base delle attuali conoscenze si puo' seguire il seguente schema posologico: come dose iniziale somministrare con l'aiuto di una pompa da infusione mezza fiala (corrispondente a 10 microgrammi di Alprostadil) in 60-120 minuti. Se necessario, in modo particolare se sono presenti lesioni necrotiche e se la dose iniziale e'stata ben tollerata, aumentare il dosaggio a una fiala (corrispondent e a 20 microgrammi di Alprostadil), ugualmente somministrata in 60-120minuti. Questo dosaggio viene somministrato una volta al giorno. Se l 'infusione endoarteriosa deve essere praticata attraverso un catetere a permanenza, si raccomanda, in base alla tollerabilita' del prodotto ed alla gravita' della condizione clinica del paziente, un dosaggio di0,1 - 0,6 ng/kg/min. somministrati tramite pompa da infusione in 12 o re (questo dosaggio e' mediamente equivalente ad 1/4 - 1 fiala e 1/2 di Alprostar 20 microgrammi). SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA: Quando nel paziente da trattare non vi sono particolari problemi di carico idrico,il prodotto puo' essere somministrato per infusione lenta, con una no rmale fleboclisi, senza necessita' di usare una pompa da infusione. Sciogliere il contenuto di due fiale da 20 microgrammi in 250 ml di soluzione fisiologica salina ed infondere e.v. la soluzione ottenuta in 2 ore. Questa dose va somministrata 2 volte al giorno. In alternativa e'possibile anche infondere tre fiale da 20 microgrammi o di una fiala da 60 microgrammi in 250 ml di soluzione fisiologica salina una volta al giorno in 2-3 ore. Nei pazienti con diminuita funzionalita' renale puo' essere opportuno iniziare il trattamento con una dose ridotta delfarmaco (ad esempio una fiala da 20 microgrammi e.v. in 2 ore, 2 volt e al giorno) per passare al dosaggio pieno indicato sopra nel giro di due-tre giorni. Quando nel paziente da trattare vi sono problemi di carico idrico, questi dosaggi dovrebbero essere somministrati in un volume ridotto (fino ad un minimo di 50 ml) di soluzione fisiologica salina. Quando la velocita' di infusione che ne deriva e' inferiore a 50 ml/ora, e' consigliabile l'uso di una pompa da infusione per garantire l'esattezza del dosaggio. N.B. In alternativa alla soluzione fisiologica salina, a giudizio del medico curante, possono essere usate soluzione glucosata o di levulosio o di destrano. DURATA DELLA TERAPIA: Il periodo di trattamento non deve superare le 4 settimane. Dopo 3 settimanedi trattamento occorre tuttavia decidere, sulla base della condizione clinica, se continuare la terapia rappresenta un beneficio per il paz iente. Se non c'e' stata risposta terapeutica, si consiglia l'interruzione del trattamento.
Ipersensibilita' individuale accertata verso il componente attivo alprostadil. Gravidanza ed allattamento. Scompenso cardiaco congestizio acuto o cronico (NYHA II e IV), sospetta congestione polmonare, infarto miocardico entro gli ultimi sei mesi, coronaropatie ed aritmie cardiache gravi; valvulopatie (es: stenosi aortica e mitralica). Stati di ipotensione severa o di grave ipertensione arteriosa. Broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Emorragie in atto e condizioni di aumentato rischio emorragico (es: ulcera peptica florida o pazienti traumatizzati). Epatopatie acute o epatopatie croniche in fase di scompenso.
Altri preparati cardiaci, prostaglandine.