Componenti:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Fedorchenko Olga Valeryevna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 14.03.2022
Attenzione! Le informazioni sulla pagina sono solo per gli operatori sanitari! Le informazioni sono raccolte in fonti pubbliche e possono contenere errori significativi! Fare attenzione e ricontrollare tutte le informazioni da questa pagina!
Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
I 20 migliori farmaci con gli stessi trattamenti:
Deturgilone
Prednisolone Acetato
Allergia e anafilassi: asma bronchiale, reazioni di ipersensibilità al farmaco, malattia da siero, edema angioneurotico, anafilassi, allergie incapacitanti che non rispondono al trattamento convenzionale.
Arterite / collagenosi: arterite a cellule giganti / polimialgia reumatica, malattia mista del tessuto connettivo, poliarterite nodosa, polimiosite.
Patologie del sangue: anemia emolitica (autoimmune), leucemia (linfocitica acuta e cronica), linfoma, mieloma multiplo, porpora trombocitopenica idiopatica.
Patologie cardiovascolari: sindrome post-infarto miocardico, febbre reumatica con cardite grave.
Patologie Endocrine: insufficienza surrenalica primaria e secondaria, iperplasia surrenalica congenita.
Patologie gastrointestinali: ileite regionale (morbo di Crohn), colite ulcerosa, sindrome celiaca persistente (celiachia che non risponde all'astinenza da glutine), epatite cronica attiva autoimmune, malattia multisistemica che colpisce il fegato, peritonite biliare.
Ipercalcemia: sarcoidosi, eccesso di vitamina D.
Infezioni (con chemioterapia appropriata): infestazioni elmintiche, reazione di Herxheimer, mononucleosi infettiva, tubercolosi miliare, orchite di parotite (adulto), meningite tubercolare, malattia rickettsial.
Patologie muscolari: polimiosite, dermatomiosite.
Disturbi neurologici: spasmi infantili, sindrome di Shy-Drager, polineuropatia demielinizzante subacuta.
Malattia oculare: sclerite, uveite posteriore, vasculite retinica, pseudo-tumori dell'orbita, arterite a cellule giganti, malattia di Graves oftalmica maligna.
Patologie renali e urinarie: nefrite lupica, nefrite interstiziale acuta, glomerulonefrite a cambiamento minimo, sindrome nefrosica.
Malattie respiratorie: polmonite allergica, asma, asma professionale, aspergillosi polmonare, fibrosi polmonare, alveolite polmonare, l'aspirazione di corpo estraneo, l'aspirazione di contenuto gastrico, polmonare sarcoid, indotto da farmaci malattia polmonare, sindrome da distress respiratorio, spasmodica groppa ha ha, fulminante o disseminata di tubercolosi polmonare quando usati in concomitanza con appropriata chemioterapia antitubercolare.
Patologie reumatiche: artrite reumatoide, polimialgia reumatica, artrite cronica Giovanile, artrite psoriasica, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, malattia mista del tessuto connettivo.
Patologie della pelle: pemfigo vulgaris, dermatite esfoliativa, pemfigoide bolloso, lupus eritematoso sistemico, pioderma gangrenoso.
Varie: sarcoidosi, iperpiressia, malattia di Behçets, immunosoppressione nel trapianto di organi.
RAYOS è indicato nel trattamento delle seguenti malattie o condizioni:
Condizioni Allergiche
Controllo di condizioni allergiche gravi o invalidanti intrattabili a studi adeguati di trattamento convenzionale in adulti e popolazioni pediatriche con:
- Dermatite atopica
- Reazioni di ipersensibilità al farmaco
- Rinite allergica stagionale o perenne
- Malattia da siero
Malattie Dermatologiche
- Dermatite bollosa erpetiforme
- Dermatite da contatto
- Eritroderma esfoliativo
- Micosi fungoidi
- Pemfigo
- Grave Eritema multiforme (sindrome di Stevens-Johnson)
Condizioni Endocrine
- Iperplasia surrenalica congenita
- Ipercalcemia di malignità
- Tiroidite non suppurativa
- Insufficienza adrenocorticale primaria o secondaria: idrocortisone o cortisone è la prima scelta: analoghi sintetici possono essere utilizzati in combinazione con mineralcorticoidi dove applicabile
Malattie Gastrointestinali
Durante episodi acuti in:
- Malattia di Crohn
- Colite ulcerosa
Malattie Ematologiche
- Anemia emolitica acquisita (autoimmune)
- Anemia di diamante-Blackfan
- Porpora trombocitopenica idiopatica negli adulti
- Aplasia pura della serie rossa
- Trombocitopenia secondaria negli adulti
Condizioni Neoplastiche
Per il trattamento di:
- Leucemia acuta
- Linfomi aggressivi
Condizioni Del Sistema Nervoso
- Esacerbazioni Acute della sclerosi multipla
- Edema cerebrale associato a tumore cerebrale primario o metastatico, craniotomia o trauma cranico
Condizioni Oftalmiche
- Oftalmia simpatica
- Uveite e condizioni infiammatorie oculari che non rispondono agli steroidi topici
Condizioni relative al trapianto di organi
- Rigetto acuto o cronico di organi solidi
Malattie Polmonari
- Esacerbazioni Acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Aspergillosi broncopolmonare allergica
- Polmonite da aspirazione
- Asma
- Tubercolosi polmonare fulminante o disseminata se utilizzata in concomitanza con una chemioterapica appropriata
- Polmonite da ipersensibilità
- Bronchiolite idiopatica obliterante con polmonite organizzativa
- Polmonite eosinofila idiopatica
- Fibrosi polmonare idiopatica
- Polmonite da Pneumocystis carinii (PCP) associata a ipossiemia che si verifica in un individuo HIV () che è anche in trattamento con appropriati antibiotici anti-PCP.
- Sarcoidosi sintetica
Patologie Renali
- Indurre una diuresi o remissione della proteinuria nella sindrome nefrosica, senza uremia, del tipo idiopatico o quella dovuta al lupus eritematoso
Condizioni Reumatologiche
Come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far scorrere il paziente su un episodio acuto o esacerbazione) in:
- Artrite gottosa acuta
Durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento in casi selezionati di:
- Spondilite anchilosante
- Dermatomiosite / polimiosite
- Polimialgia reumatica
- Artrite psoriasica
- Policondrite recidiva
- Artrite reumatoide, inclusa l'artrite reumatoide giovanile (casi selezionati possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi)
- Sindrome di Sjogren
- Lupus eritematoso sistemico
- Vasculite
Malattie Infettive Specifiche
- Trichinosi con coinvolgimento neurologico o miocardico.
- Meningite tubercolare con blocco subaracnoideo o blocco immediatamente utilizzato in concomitanza con appropriata chemioterapia antitubercolare.
Condizioni infiammatorie non infette dell'occhio.
Deturgylone è indicato nel trattamento delle seguenti malattie o condizioni:
Condizioni Allergiche
Controllo di condizioni allergiche gravi o invalidanti intrattabili a studi adeguati di trattamento convenzionale in adulti e popolazioni pediatriche con:
- Dermatite atopica
- Reazioni di ipersensibilità al farmaco
- Rinite allergica stagionale o perenne
- Malattia da siero
Malattie Dermatologiche
- Dermatite bollosa erpetiforme
- Dermatite da contatto
- Eritroderma esfoliativo
- Micosi fungoidi
- Pemfigo
- Grave Eritema multiforme (sindrome di Stevens-Johnson)
Condizioni Endocrine
- Iperplasia surrenalica congenita
- Ipercalcemia di malignità
- Tiroidite non suppurativa
- Insufficienza adrenocorticale primaria o secondaria: idrocortisone o cortisone è la prima scelta: analoghi sintetici possono essere utilizzati in combinazione con mineralcorticoidi dove applicabile
Malattie Gastrointestinali
Durante episodi acuti in:
- Malattia di Crohn
- Colite ulcerosa
Malattie Ematologiche
- Anemia emolitica acquisita (autoimmune)
- Anemia di diamante-Blackfan
- Porpora trombocitopenica idiopatica negli adulti
- Aplasia pura della serie rossa
- Trombocitopenia secondaria negli adulti
Condizioni Neoplastiche
Per il trattamento di:
- Leucemia acuta
- Linfomi aggressivi
Condizioni Del Sistema Nervoso
- Esacerbazioni Acute della sclerosi multipla
- Edema cerebrale associato a tumore cerebrale primario o metastatico, craniotomia o trauma cranico
Condizioni Oftalmiche
- Oftalmia simpatica
- Uveite e condizioni infiammatorie oculari che non rispondono agli steroidi topici
Condizioni relative al trapianto di organi
- Rigetto acuto o cronico di organi solidi
Malattie Polmonari
- Esacerbazioni Acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
- Aspergillosi broncopolmonare allergica
- Polmonite da aspirazione
- Asma
- Tubercolosi polmonare fulminante o disseminata se utilizzata in concomitanza con una chemioterapica appropriata
- Polmonite da ipersensibilità
- Bronchiolite idiopatica obliterante con polmonite organizzativa
- Polmonite eosinofila idiopatica
- Fibrosi polmonare idiopatica
- Polmonite da Pneumocystis carinii (PCP) associata a ipossiemia che si verifica in un individuo HIV () che è anche in trattamento con appropriati antibiotici anti-PCP.
- Sarcoidosi sintetica
Patologie Renali
- Indurre una diuresi o remissione della proteinuria nella sindrome nefrosica, senza uremia, del tipo idiopatico o quella dovuta al lupus eritematoso
Condizioni Reumatologiche
Come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far scorrere il paziente su un episodio acuto o esacerbazione) in:
- Artrite gottosa acuta
Durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento in casi selezionati di:
- Spondilite anchilosante
- Dermatomiosite / polimiosite
- Polimialgia reumatica
- Artrite psoriasica
- Policondrite recidiva
- Artrite reumatoide, inclusa l'artrite reumatoide giovanile (casi selezionati possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi)
- Sindrome di Sjogren
- Lupus eritematoso sistemico
- Vasculite
Malattie Infettive Specifiche
- Trichinosi con coinvolgimento neurologico o miocardico.
- Meningite tubercolare con blocco subaracnoideo o blocco immediatamente utilizzato in concomitanza con appropriata chemioterapia antitubercolare.
Lodotra è indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva da moderata a grave, in particolare se accompagnata da rigidità mattutina, negli adulti.
Dizazina® è indicato per il trattamento dell'infiammazione steroide-reattiva della congiunzione palpebrale e bulbare, della cornea e del segmento anteriore del globo.
Posologia
Adulti e anziani
La dose efficace più bassa deve essere utilizzata per il periodo minimo.
Bambino
In caso di mancanza di una risposta clinica soddisfacente alle compresse di Deturgylonee, il farmaco deve essere gradualmente interrotto e il paziente trasferito a una terapia alternativa.
Regime di dosaggio intermittente Una singola dose di compresse Deturgylonee al mattino a giorni alterni o ad intervalli più lunghi è una terapia accettabile per alcuni pazienti. Quando questo regime è pratico, il grado di soppressione ipofisi-surrene può essere ridotto al minimo.
Linee guida specifiche di dosaggio Le seguenti raccomandazioni per alcuni disturbi che rispondono ai corticosteroidi sono solo di orientamento. La malattia acuta o grave può richiedere una terapia iniziale ad Alte dosi con riduzione al più presto possibile alla dose di mantenimento efficace più bassa. Le riduzioni di dosaggio non devono superare 5-7, 5 mg al giorno durante il trattamento cronico.
Disturbi allergici e della pelle Le dosi iniziali di quotidiano 5-15mg sono comunemente adeguate.
Collagenosi Le dosi iniziali di 20-30mg giornaliere sono frequentemente efficaci. Quelli con sintomi più gravi possono richiedere dosi più elevate.
Artrite reumatoide La dose iniziale normale è 10-15mg quotidiano. Si raccomanda la più bassa dose giornaliera di mantenimento compatibile con un sollievo sintetico tollerabile.
Patologie del sangue e linfoma Una dose giornaliera iniziale di 15-60mg è spesso necessaria con riduzione dopo un'adeguata risposta clinica o ematologica. Dosi più elevate possono essere necessarie per indurre la remissione nella leucemia acuta.
Popolazioni speciali
Modo di somministrazione
Le compresse di Deturgylonee devono essere assunte dopo un pasto per ridurre il rischio di irritazione gastrica.
Dosaggio Raccomandato
Il dosaggio di RAYOS deve essere individualizzato in base alla gravità della malattia e alla risposta del paziente. Per i pazienti pediatrici, il dosaggio raccomandato deve essere regolato dalle stesse considerazioni piuttosto che dalla stretta aderenza al rapporto indicato per età o peso corporeo.
L'attività massima della corteccia surrenale è tra le 2 del mattino e le 8 del mattino ed è minima tra le 4 del pomeriggio e la mezzanotte. I corticosteroidi esogeni sopprimono l'attività adrenocorticoide il minimo quando somministrato al momento della massima attività. RAYOS è una formulazione a rilascio ritardato di prednisone che rilascia il principio attivo a partire da circa 4 ore dopo l'assunzione. I tempi di somministrazione di RAYOS devono tenere conto della farmacocinetica a rilascio ritardato e della malattia o condizione da trattare.
Il dosaggio iniziale di RAYOS può variare da 5 a 60 mg al giorno a seconda della specifica entità della malattia da trattare. I pazienti attualmente in trattamento con prednisone, prednisolone o metilprednisolone a rilascio immediato devono passare a RAYOS ad una dose equivalente in base alla potenza relativa (2.4).
In situazioni di minore gravità, dosi più basse saranno generalmente sufficienti, mentre in pazienti selezionati possono essere necessarie dosi iniziali più elevate. Il dosaggio iniziale deve essere mantenuto o aggiunto fino a quando non si nota una risposta soddisfacente. Se dopo un periodo ragionevole si verifica una mancanza di risposta clinica soddisfacente, RAYOS deve essere interrotto e il paziente trasferito ad altra terapia appropriata. Va sottolineato che i requisiti di dosaggio sono variabili e devono essere individualizzati sulla base della malattia in trattamento e della risposta del paziente.
Dopo che una risposta favorevole è annotata, il dosaggio adeguato di mantenimento dovrebbe essere determinato facendo diminuire il dosaggio iniziale della droga nei piccoli decrementi agli intervalli di tempo appropriati fino al dosaggio più basso che manterrà una risposta clinica adeguata è raggiunto. Va tenuto presente che è necessario un monitoraggio costante per quanto riguarda il dosaggio del farmaco. Sono incluse nelle ""situazioni ""che possono rendere necessari aggiustamenti del dosaggio i cambiamenti nello stato clinico secondari di un remissioni o esacerbazioni nel processo patologico, la reattività del singolo farmaco del paziente e l'effetto dell esposizione del paziente a ""situazioni "" stressanti non direttamente correlate tutte le'entità della malattia in trattamento. In quest'ultima situazione potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio di RAYOS per un periodo di tempo corrispondente con le condizioni del paziente. Se un periodo di remissione spontanea si verifica in una condizione cronica, il trattamento deve essere interrotto. Se dopo una terapia a lungo termine il farmaco deve essere interrotto, si raccomanda di ritirarlo gradualmente piuttosto che bruscamente
Monitoraggio Consigliato
La pressione sanguigna, il peso corporeo, gli studi di laboratorio di routine (inclusi glicemia postprandiale di 2 ore e potassio sierico) e la radiografia del torace devono essere ottenuti a intervalli regolari durante la terapia prolungata con RAYOS. I raggi X del GI superiore sono desiderabili in pazienti con ulcera peptica nota o sospesa.
Modo di somministrazione
RAYOS è per la somministrazione orale.
RAYOS deve essere assunto quotidianamente con il cibo.
Le compresse di RAYOS non devono essere rotte, divise o masticate perché il rilascio ritardato di prednisone dipende da un rivestimento intatto. ONU
Tabella Di Confronto Del Corticosteroide
Ai fini del confronto, una compressa di RAYOS da 5 mg è il dosaggio equivalente di milligramma dei seguenti vari corticosteroidi:
Betametasone, 0,75 mg | Parametasone, 2 mg |
Cortisone, 25 mg | Prednisolone, 5 mg |
Desametasone, 0,75 mg | Prednisone, 5 mg |
Idrocortisone, 20 mg | Triamcinolone, 4 mg |
Metilprednisolone, 4 mg |
Queste relazioni di dose si applicano solo alla somministrazione orale o endovenosa di questi composti. Quando queste sostanze o i loro derivati vengono iniettati per via intramuscolare o in spazi articolari, le loro proprietà relative possono essere notevolmente alterate.
Posologia
Adulti e anziani
Una o due gocce applicate localmente all'occhio come richiesto.
Popolazione pediatrica
A discrezione del medico.
Dosaggio Raccomandato
Il dosaggio di Deturgylone deve essere individualizzato in base alla gravità della malattia e alla risposta del paziente. Per i pazienti pediatrici, il dosaggio raccomandato deve essere regolato dalle stesse considerazioni piuttosto che dalla stretta aderenza al rapporto indicato per età o peso corporeo.
L'attività massima della corteccia surrenale è tra le 2 del mattino e le 8 del mattino ed è minima tra le 4 del pomeriggio e la mezzanotte. I corticosteroidi esogeni sopprimono l'attività adrenocorticoide il minimo quando somministrato al momento della massima attività. Deturgylone è una formulazione a rilascio ritardato di prednisone che rilascia il principio attivo a partire da circa 4 ore dopo l'assunzione. I tempi di somministrazione di Deturgylone devono tenere conto della farmacocinetica a rilascio ritardato e della malattia o condizione da trattare.
Il dosaggio iniziale di Deturgylone può variare da 5 a 60 mg al giorno a seconda della specifica entità della malattia da trattare. I pazienti attualmente in trattamento con prednisone, prednisolone o metilprednisolone a rilascio immediato devono passare al Deturgilone ad una dose equivalente in base alla potenza relativa (2.4).
In situazioni di minore gravità, dosi più basse saranno generalmente sufficienti, mentre in pazienti selezionati possono essere necessarie dosi iniziali più elevate. Il dosaggio iniziale deve essere mantenuto o aggiunto fino a quando non si nota una risposta soddisfacente. Se dopo un periodo ragionevole vi è una mancanza di risposta clinica soddisfacente, Deturgylone deve essere interrotto e il paziente trasferito ad altra terapia appropriata. Va sottolineato che i requisiti di dosaggio sono variabili e devono essere individualizzati sulla base della malattia in trattamento e della risposta del paziente.
Dopo che una risposta favorevole è annotata, il dosaggio adeguato di mantenimento dovrebbe essere determinato facendo diminuire il dosaggio iniziale della droga nei piccoli decrementi agli intervalli di tempo appropriati fino al dosaggio più basso che manterrà una risposta clinica adeguata è raggiunto. Va tenuto presente che è necessario un monitoraggio costante per quanto riguarda il dosaggio del farmaco. Sono incluse nelle ""situazioni ""che possono rendere necessari aggiustamenti del dosaggio i cambiamenti nello stato clinico secondari di un remissioni o esacerbazioni nel processo patologico, la reattività del singolo farmaco del paziente e l'effetto dell esposizione del paziente a ""situazioni "" stressanti non direttamente correlate tutte le'entità della malattia in trattamento. In quest'ultima situazione potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio di Deturgylone per un periodo di tempo corrispondente con le condizioni del paziente. Se un periodo di remissione spontanea si verifica in una condizione cronica, il trattamento deve essere interrotto. Se dopo una terapia a lungo termine il farmaco deve essere interrotto, si raccomanda di ritirarlo gradualmente piuttosto che bruscamente
Monitoraggio Consigliato
La pressione sanguigna, il peso corporeo, gli studi di laboratorio di routine (inclusi glicemia postprandiale di 2 ore e potassio sierico) e la radiografia del torace devono essere ottenuti a intervalli regolari durante la terapia prolungata con Deturgylone. I raggi X del GI superiore sono desiderabili in pazienti con ulcera peptica nota o sospesa.
Modo di somministrazione
Deturgylone è per la somministrazione orale.
Deturgylone deve essere assunto quotidianamente con il cibo.
Le compresse di Deturgylone non devono essere rotte, divise o masticate perché il rilascio ritardato di prednisone dipende da un rivestimento intatto. ONU
Tabella Di Confronto Del Corticosteroide
Ai fini del confronto, una compressa di Deturgylone da 5 mg è il dosaggio equivalente di milligramma dei seguenti vari corticosteroidi:
Betametasone, 0,75 mg | Parametasone, 2 mg |
Cortisone, 25 mg | Prednisolone, 5 mg |
Desametasone, 0,75 mg | Prednisone, 5 mg |
Idrocortisone, 20 mg | Triamcinolone, 4 mg |
Metilprednisolone, 4 mg |
Queste relazioni di dose si applicano solo alla somministrazione orale o endovenosa di questi composti. Quando queste sostanze o i loro derivati vengono iniettati per via intramuscolare o in spazi articolari, le loro proprietà relative possono essere notevolmente alterate.
Posologia
La dose appropriata dipende dalla gravità della condizione e dalla risposta individuale del paziente. In generale, per l'inizio della terapia si raccomandano 10 mg di prednisone. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una dose iniziale più elevata (ad es. 15 o 20 mg di prednisone). A seconda dei sintomi clinici e della risposta del paziente, la dose iniziale può essere ridotta gradualmente fino a una dose di mantenimento più bassa.
Quando si passa dal regime standard (somministrazione di glucocorticoidi al mattino) a Lodotra somministrato prima di coricarsi (verso le 10 di sera), deve essere mantenuta la stessa dose (in mg di prednisone equivalente). Dopo il cambio di dose, la dose può essere aggiornata in base alla situazione clinica.
Per dosi non realizzabili/pratici con questo dosaggio sono disponibili altri dosaggi di questo medicinale. Per la terapia a lungo termine dell'artrite reumatoide, la dose individuale fino a 10 mg di prednisone al giorno deve essere regolata in base alla gravità del decoro della malattia.
A seconda del risultato del trattamento, la dose può essere ridotta ad intervalli di 1 mg ogni 2 - 4 settimane per raggiungere la dose di mantenimento appropriata.
Al fine di interrompere la terapia con Lodotra, la dose deve essere ridotta in passi di 1 mg ogni 2-4weeks, con monitoraggio di parametri di asse pituitario-surrenale se necessario.
Popolazione pediatrica
A causa di dati insufficienti sulla tollerabilità e l 'efficacia, l' uso nei bambini e negli adolescenti non è raccomandato.
Modo di somministrazione
Lodotra deve essere assunto prima di coricarsi (verso le 10 di sera), durante o dopo il pasto serale e deve essere ingerito intero con liquido sufficiente. Se sono trascorse più di 2 - 3 ore dal pasto serale, si consiglia di prendere Lodotra con un pasto leggero o uno spuntino (ad esempio una fetta di pane con prosciutto o formaggio). Lodotra non deve essere amministrato a digiuno. Ciò potrebbe comportare una ridotta biodisponibilità.
Lodotra è progettato per rilasciare il principio attivo con un ritardo di circa 4-6 ore dopo l'assunzione, il rilascio del principio attivo e gli effetti farmacologici inizieranno durante la notte.
Lodotra le compresse a rilascio modificato sono costituite da un nucleo contenente prednisone e un rivestimento inerte. Il rilascio ritardato di prednisone dipende da un rivestimento intatto. Per questo motivo, le compresse a rilascio modificato non devono essere rotte, divise o masticate.
Nei pazienti con ipotiroidismo o cirrosi epatica, dosi relativamente basse possono essere sufficienti o può essere necessaria una riduzione della dose.
Agitare bene prima dell'uso. Instillare una o due gocce nel sacco congiuntamente due o quattro volte al giorno. Durante le 24-48 ore iniziali, la frequenza di somministrazione può essere aumentata se necessario. Si deve prestare attenzione a non interrompere la terapia prematuramente.
Se segni e sintesi non migliorano dopo 2 giorni, il paziente deve essere rivalutato (vedere PRECAUZIONE).
- Infezioni sistemiche a meno che non venga utilizzata una terapia anti-infettiva specifica.
- Herpes simplex oculare a causa di possibile perforazione.
- I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
RAYOS è controllato nei pazienti con ipersensibilità nota al prednisone o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Rari casi di anafilassi si sono verificati in pazienti trattati con corticosteroidi.
L'uso è controindicato nelle infezioni virali, fungine, tubercolari e altre infezioni batteriche.
L'applicazione prolungata all'occhio di preparati contenenti corticosteroidi ha causato un aumento della pressione intraoculare e pertanto le gocce non devono essere utilizzate in pazienti con glaucoma.
Nei bambini, la terapia topica continua a lungo termine con corticosteroidi deve essere evitata a causa della possibile soppressione surrenale.
Deturgylone è controllato nei pazienti con ipersensibilità nota al prednisone o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Rari casi di anafilassi si sono verificati in pazienti trattati con corticosteroidi.
Dizazina® la sospensione è controindicata nelle infezioni oculari purulente acute non trattate, nella maggior parte delle malattie epatite della cornea e della congiuntiva, tra cui cheratite epiteliale da herpes simplex (cheratite dendritica), vaccinia e varicella, e anche nelle infezioni micobatteriche dell'occhio, e nelle malattie fungine delle strutture oculari.
Dizazina® la sospensione è anche controindicata nei soggetti con ipersensibilità nota o sospetta a uno qualsiasi degli ingredienti di questa preparazione e ad altri corticosteroidi.
Aumento della pressione intracranica Nei bambini e negli adulti è stato riportato un aumento della pressione intracranica con papilledema (pseudotumour cerebri) associato al trattamento con corticosteroidi."Effetti indesiderati").
Disturbi visivi
Disturbi visivi possono essere riportati con l'uso sistemico e topico di corticosteroidi. Se un paziente presenta sintomi venire visione offuscata o altri disturbi ascolti ascolti visivi, il paziente deve essere preso in considerazione per il rinvio dell onu oculista per la valutazione di possibili causa che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (cscr) che sono state riportate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Uso negli anziani
Il trattamento dei pazienti anziani, in particolare se a lungo termine, deve essere effettuato con cautela tenendo conto delle conseguenze più gravi degli effetti indesiderati comuni dei corticosteroidi in età avanzata, in particolare osteoporosi, diabete, ipertensione, ipopotassiemia, suscettibilità alle infezioni e assottigliamento della pelle. È necessaria una stretta supervisione clinica per evitare reazioni pericolose per la vita.
Popolazione pediatrica
I corticosteroidi causano ritardo della crescita nell'infanzia, nell'Infanzia e nell'adolescenza, che può essere irreversibile e pertanto la somministrazione a lungo termine di dosi farmacologiche deve essere evitata. Se è necessaria una terapia prolungata, il trattamento deve essere limitato alla soppressione minima dell'asse surrenale ipotalamo-ipofisario e al ritardo della crescita. La crescita e lo sviluppo di neonati e bambini devono essere attentamente monitorati. Il trattamento deve essere somministrato, ove possibile, in dose singola a giorni alterni.
Avviso
Incluso come parte del PRECAUZIONE sezione.
PRECAUZIONE
Alterazioni della funzione endocrina
Soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), sindrome di Cushing e iperglicemia. Monitorare i pazienti per queste condizioni con uso cronico.
I corticosteroidi possono produrre soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi surrenale (HPA) con POTENZIALE insufficienza di corticosteroidi dopo la sospensione del trattamento. L'insufficienza adrenocorticale secondaria indotta da farmaci può essere ridotta al minimo riducendo gradualmente il dosaggio. Questo tipo di insufficienza relativa può persistere per mesi dopo l'interruzione della terapia, pertanto, in qualsiasi situazione di stress che si verifica durante quel periodo, La terapia ormonale deve essere ripresa. Se il paziente sta già ricevendo corticosteroidi, potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio.
Perché la secrezione di mineralcorticoidi può essere compromessa, il sale e/o un mineralcorticoidi devono essere sommariamente contemporaneamente. La supplementazione di mineralcorticoidi è di particolare importanza nell'infanzia.
La clearance metabolica dei corticosteroidi è diminuita nei pazienti ipotiroidei e aumentata nei pazienti ipertiroidei. Cambiamenti nello stato tiromeo del paziente possono richiedere un aggiornamento del dosaggio.
Aumento dei rischi legati All'infezione
I corticosteroidi possono aumentare i rischi relativi alle infezioni con qualsiasi agente patogeno, comprese le infezioni virali, batteriche, fungine, protozoiche o elmintiche. Il grado in cui la dose, la via e la durata della somministrazione di corticosteroidi sono correlati ai rischi specifici di infezione non è ben caratterizzato, tuttavia, con l'aumentare delle dosi di corticosteroidi, aumenta il tasso di insorgenza di complicanze infettive.
I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e possono ridurre la resistenza a nuove infezioni.
I corticosteroidi possono esagerare le infezioni e aumentare il rischio di infezioni disseminate.
L'uso del prednisone nella tubercolosi attiva deve essere limitato ai casi di tubercolosi fulminante o disseminata in cui il corticosteroide viene utilizzato per la gestione della malattia in combinazione con un appropriato regime anti-tubercolare.
Varicella e morbillo possono avere un decoro più grave o aggiunta fatale nei bambini o negli adulti non immuni ai corticosteroidi. Nei bambini o negli adulti che non hanno avuto queste malattie, deve essere prestata particolare attenzione per evitare l'esposizione. Se un paziente è esposto alla varicella, può essere indicata la profili con immunoglobulina varicella zoster (VZIG). Se il paziente è esposto al morbillo, può essere indicata la profilassi con immunoglobulina intramuscolare (IG) aggregata. Se si sviluppa la varicella, può essere preso in considerazione il trattamento con agenti antivirali.
I corticosteroidi devono essere usati con grande cura nei pazienti con infestazione nota o sospetta di Strongiloidi (filiformi). In tali pazienti, l'immunosoppressione indotta da corticosteroidi può portare a iperinfezione e diffusione di Strongyloides con migrazione larvale diffusa, spesso accompagnata da enterocolite grave e setticemia gram-negativa potenzialmente fatale.
I corticosteroidi possono esacerbare le infezioni fungine sistemiche e pertanto non devono essere utilizzati in presenza di tali infezioni a meno che non siano necessari per controllare le reazioni al farmaco.
I corticosteroidi possono aumentare il rischio di riattivazione o esaurimento di infezione latente.
Se i corticosteroidi sono indicati in pazienti con tubercolosi latente o reattività alla tubercolina, è necessaria una stretta osservazione in quanto può verificare una riattivazione della malattia. Durante la terapia prolungata con corticosteroidi, questi pazienti devono ricevere chemioprofilassi.
I corticosteroidi possono attivare l'amebiasi latente. Pertanto, si raccomanda di escludere l'amebiasi latente o l'amebiasi attiva prima di iniziare la terapia con corticosteroidi in qualsiasi paziente che abbia trascorso del tempo ai tropici o in qualsiasi paziente con diarrea ispirabile.
I corticosteroidi non devono essere usati nella malaria cerebrale.
Alterazioni della funzione cardiovascolare / renale
I corticosteroidi possono causare aumento della pressione sanguigna, sale e ritenzione idrica e aumento dell'espressione di potassio e calcio. Questi effetti hanno meno probabilità di verificarsi con i derivati sintetici tranne quando usati in grandi dosi. La restrizione dietetica del sale e l'integrazione del potassio possono essere necessarie. Questi agenti devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione o insufficienza renale.
I rapporti di letteratura suggeriscono onu'apparente associazione tra l'uso di corticosteroidi e la rottura della parete libera del ventricolo sinistro dopo un recente infarto miocardico, pertanto, la terapia con corticosteroidi deve essere usata con grande cautela in questi pazienti.
Uso in pazienti con disturbi gastrointestinali
Esiste un aumentato rischio di perforazione gastrointestinale nei pazienti con alcuni disturbi gastrointestinali. Segni di perforazione GI, come irritazione peritoneale possono essere mascherati in pazienti che ricevono corticosteroidi.
I corticosteroidi devono essere usati con cautela se esiste una probabilità di perforazione imminente, ascesso o altre infezioni piogeniche, diverticolite, anastomosi intestinali fresche e ulcera peptica attiva o latente.
Disturbi comportamentali e dell'umore
L'uso dei corticosteroidi può essere associato con gli effetti del sistema nervoso centrale che variano dall'euforia, dall'insonnia, dagli squilibri d'umore, dai cambiamenti di personalità e dalla depressione severa, alle manifestazioni psicologiche Franche. Inoltre, l'instabilità emotiva esistente o le tendenze psicologiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.
Diminuzione della densità ossea
I corticosteroidi diminuiscono la formazione ossea e aumentano il riassorbimento osseo sia attraverso il loro effetto sulla regolazione del calcio (i.e., diminuendo l'assorbimento e aumentando l'espressione) e l'inibizione della funzione osteoblasto. Questo, insieme a una diminuzione della matrice proteica dell'osso secondaria ad un aumento del catabolismo proteico e alla riduzione della produzione di ormoni sessuali, può portare tutti'inibizione della crescita ossea nei bambini e negli adolescenti e allo sviluppo dell'osteoporosi a qualsiasi età. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti ad aumentato rischio di osteoporosi (i.e., donne in postmenopausa) prima di iniziare la terapia con corticosteroidi e la densità ossea deve essere monitorata nei pazienti in terapia con corticosteroidi a lungo termine
Effetti Oftalmici
L'uso prolungato di corticosteroidi può produrre cataratta subcapsulare posteriore, glaucoma con possibili danni ai nervi ottici e può aumentare la creazione di infezioni oculari secondarie dovute a funghi o virus.
L'uso di corticosteroidi orali non è raccomandato nel trattamento della neurite ottica e può portare ad un aumento del rischio di nuovi episodi.
La pressione intraoculare può diventare elevata in alcuni individui. Se la terapia con corticosteroidi viene continuata per più di 6 settimane, la pressione intraoculare deve essere monitorata.
I corticosteroidi devono essere usati con cautela nei pazienti con herpes simplex oculare a causa della possibile perforazione corneale. I corticosteroidi non devono essere utilizzati in herpes simplex oculare attivo.
Vaccinazione
La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati è controindicata nei pazienti che ricevono dosi immunosoppressive di corticosteroidi. Possono essere somministrati vaccini o attivati, tuttavia la risposta a tali vaccini non può essere prevista. Le procedure di immunizzazione possono essere intraprese in pazienti che stanno ricevendo i corticosteroidi come terapia sostitutiva, per esempio, per il morbo di Addison.
Durante la terapia con corticosteroidi, i pazienti non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altre procedure di immunizzazione non devono essere intrapesi in pazienti che sono in trattamento con corticosteroidi, particolarmente con dosi elevate, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di una mancanza di risposta anticorpale.
Effetti sulla crescita e sullo sviluppo
L'uso a lungo termine di corticosteroidi può avere effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo nei bambini.
La crescita e lo sviluppo dei pazienti pediatrici in terapia prolungata con corticosteroidi devono essere attentamente monitorati.
Uso in gravidanza
Prednisone può causare danni al feto quando somministrato a una donna incinta. Studi sull'uomo e sugli animali suggeriscono che l'uso di corticosteroidi durante il primo trimestre di gravidanza è associato ad un aumentato rischio di fessurazioni orofacciali, restrizione della crescita intrauterina e diminuzione del peso alla nascita. Se questo farmaco viene utilizzato durante la gravidanza, o se il paziente rimane incinta durante l'utilizzo di questo farmaco, il paziente deve essere informato del potenziale pericolo per il feto.
Effetti Neuromuscolari
Sebbene studi clinici controllati abbiano dimostrato che i corticosteroidi sono efficaci nell'accelerare la risoluzione delle esacerbazioni acute della sclerosi multipla, non mostrano che influenzano l'esito finale o la storia naturale della malattia. Gli studi dimostrano che sono necessarie dosi relativamente elevate di corticosteroidi per dimostrare un effetto significativo.
Una miopatia acuta è stata osservata con l'uso di alte dosi di corticosteroidi, che si verificano più spesso in pazienti con disturbi della trasmissione neuromuscolare (ad esempio, miastenia grave), o in pazienti che ricevono terapia concomitante con farmaci bloccanti neuromuscolari (ad esempio, pancuronio). Questa miopatia acuta è generalizzata, può coinvolgere i muscoli oculari e respiratori e può causare quadriparesi. Può verificare un aumento della creatività Cinese. Il miglioramento clinico o il recupero dopo l'interruzione dei corticosteroidi possono richiedere settimane o anni.
Sarcoma di Kaposi
È stato riportato che il sarcoma di Kaposi si è verificato in pazienti in terapia con corticosteroidi, il più delle volte per condizioni croniche. La sospensione dei corticosteroidi può comportare un miglioramento clinico.
Tossicologia Non Clinica
Cancerogeni, mutageni, compromissione della fertilità
Il Prednisone non è stato formalmente valutato in Studi di cancerogenicità. La revisione della letteratura pubblicata ha identificato studi di cancerogenicità del prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, a dosi inferiori alle dosi cliniche tipiche. In uno studio di 2 anni, i ratti maschi Sprague-Dawley hanno somministrato prednisolone in acqua potabile alla dose di 368 mcg / kg / die (equivalente a 3.5 mg / die in un individuo di 60 kg basato su un confronto di superficie corporea mg / m2) ha sviluppato un aumento dell'incidenza di adenomi epatici. Dosi più basse non sono state studiate e, pertanto, non è stato possibile identificare un livello senza effetto. In uno studio di 18 mesi, la somministrazione orale intermittente di prednisolone non ha indotto tumori nei ratti Sprague-Dawley femminili quando somministrati 1, 2, 4.5, o 9 volte al mese a 3 mg / kg di prednisone (equivalente a 29 mg in un individuo di 60 kg sulla base di un confronto di superficie corporea mg / m2)
Il Prednisone non è stato formalmente valutato per la genotossicità. Tuttavia, in studi pubblicati prednisolone non è stato mutageno con o senza attivazione metabolica nel test di mutazione batterica inversa Ames utilizzando Salmonella typhimurium ed Escherichia coli, o in un test di mutazione genica delle cellule di mammifero utilizzando cellule di linfoma di topo l5178y, secondo gli standard di valutazione attuali. In uno studio sull''inibizione cromosomica pubblicato su cellule polmonari di criceto cinese( CHL), è stato osservato onu leggero aumento dell'incidenza di anomalie cromosomiche strutturali con attivazione metabolica alla massima concentrazione testata, tuttavia l'effetto sembra essere equivoco. Il Prednisolone non è risultato genotossico in un test di micronucleo in vivo nel topo, sebbene il progetto dello studio non soddisfi i criteri attuali
Il Prednisone non è stato valutato formalmente negli studi sulla fertilità. Tuttavia, le irregolarità mestruali sono state descritte con l'uso clinico.
Uso In Popolazioni Specifiche
Gravidanza
Effetti Teratogeni
Gravidanza Categoria D : Gli studi multipli di coorte e caso controllati in esseri umani suggeriscono che l'uso materno del corticosteroide durante il primo trimestre aumenta il tasso di labbro leporino con o senza palatoschisi da circa 1/1000 infanti a 3-5 / 1000 infanti. Due studi prospettici di controllo dei casi hanno mostrato una diminuzione del peso alla nascita nei neonati esposti a corticosteroidi materni in utero.
RAYOS non è stato formalmente valutato per gli effetti sulla riproduzione. La letteratura pubblicata indica che il prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, ha dimostrato di essere teratogeno in ratti, conigli, criceti e topi con aumentata incidenza di palatoschisi nella prole. In Studi di teratogenicità, palatoschisi, aumento della letalità fetale (o aumento dei riassorbimento) e riduzione del peso corporeo fetale sono stati osservati nei ratti a dosi materne di 30 mg / kg (equivalenti a 290 mg in un individuo di 60 kg in base al confronto della superficie corporea di mg / m2) e superiori. Palatoschisi è stata osservata nei topi alla dose materna di 20 mg / kg (equivalente a 100 mg in un individuo di 60 kg in base al confronto mg / m2). Inoltre, la costrizione del dotto arterioso è stata osservata nei feti di ratti gravidi esposti al prednisolone
Nell ' uomo, il rischio di riduzione del peso alla nascita sembra essere correlato alla dose e può essere ridotto al minimo somministrando dosi più basse di corticosteroidi. È probabile che le condizioni materne sottostanti contribuiscano alla restrizione della crescita intrauterina e alla diminuzione del peso alla nascita, ma non è chiaro in che misura queste condizioni materne contribuiscono all aumento del rischio di fessurazioni orofacciali.
Prednisolone può causare danni al feto se usato in gravidanza. RAYOS deve essere usato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giusto il potenziale rischio per il feto. Se questo farmaco viene utilizzato durante la gravidanza, o se il paziente rimane incinta durante l'utilizzo di questo farmaco, il paziente deve essere informato del potenziale pericolo per il feto. I neonati nati da madri che hanno ricevuto dosi sostenibili di corticosteroidi durante la gravidanza devono essere attentamente osservati per i segni di ipoadrenalismo.
allatta
Il Prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, è secreto nel latte materno. I rapporti suggeriscono che le concentrazioni di prednisolone nel latte umano sono dal 5 al 25% dei livelli sierici materni e che le dosi giornaliere totali del neonato sono piccole, circa lo 0,14% della dose giornaliera materna. Il rischio di esposizione infantile al prednisolone attraverso il latte materno deve essere valutato rispetto ai benefici noti dell'allattamento al seno sia per la madre che per il bambino.
Si deve usare cautela quando RAYOS viene somministrato a una donna che allatta. Se RAYOS deve essere prescritto a una madre che allatta, deve essere prescritta la dose più bassa per ottenere l'effetto clinico desiderato. Alte dosi di corticosteroidi per lunghi periodi potrebbero potenzialmente causare problemi nella crescita e nello sviluppo del bambino e interferire con la produzione endogena di corticosteroidi.
Uso Pediatrico
L'efficacia e la sicurezza del prednisone nella popolazione pediatrica si basano sul decoro ben consolidato dell'effetto dei corticosteroidi che è simile nelle popolazioni pediatriche e adulte. Gli studi pubblicati forniscono prove di efficacia e sicurezza nei pazienti pediatrici per il trattamento della sindrome nefrosica (>2 anni di età), e linfomi aggressivi e leucemie (>1 mese di età). Tuttavia, alcune di queste conclusioni e altre indicazioni per l'uso pediatrico di corticosteroidi, e.gr., asma grave e respiro sibilante, si basano su studi adeguati e ben controllati condotti negli adulti, nei locali che il decoro delle malattie e la loro fisiopatologia sono considerati sostanzialmente simili in entrambe le popolazioni. Gli effetti opposti del prednisone nei pazienti pediatrici sono simili a quelli negli adulti. Venire gli adulti, i pazienti pediatrici devono essere attentamente osservati con frequenti misurazioni di pressione sanguigna, peso, altezza, pressione intraoculare e valutazione clinica per la presenza di infezione, disturbi psicosociali, tromboembolia, ulcere peptiche, cataratta e osteoporosi
I bambini trattati con corticosteroidi per qualsiasi via, compresi i corticosteroidi somministrati per via sistemica, possono manifestare una diminuzione della loro velocità di crescita. Questo impatto negativo dei corticosteroidi sulla crescita è stato osservato a basse dosi sistemiche e in assenza di prove di laboratorio di soppressione DELL'asse HPA (i.e., stimolazione di cosyntropin e livelli basali di cortisolo). La velocità di crescita può quindi essere un indicatore più sensibile dell'esposizione sistemica ai corticosteroidi nei bambini rispetto ad alcuni test comunemente usati della funzione DELL'asse HPA. La crescita lineare dei bambini trattati con corticosteroidi per qualsiasi via deve essere monitorata e i potenziali effetti di crescita del trattamento prolungato devono essere valutati rispetto ai benefici clinici ottenuti e alla disponibilità di altre alternative di trattamento. Al fine di ridurre al minimo i potenziali effetti di crescita dei corticosteroidi, i bambini devono essere titolati alla dose efficace più bassa
Uso Geriatrico
Non sono state osservate differenze complessive in termini di sicurezza o efficacia tra soggetti anziani e soggetti più giovani, e altre esperienze cliniche riportate con prednisone non hanno identificato differenze nelle risposte tra pazienti anziani e più giovani. Tuttavia, l'incidenza di effetti indesiderati indotti da corticosteroidi può essere aumentata nei pazienti geriatrici e sono correlati alla dose. L'osteoporosi è la complicanza più frequentemente riscontrata, che si verifica ad un tasso di incidenza più elevato nei pazienti geriatrici trattati con corticosteroidi rispetto alle popolazioni più giovani e nei controlli abbinati all'età. Le perdite di densità minerale ossea sembrano essere maggiori nella fase iniziale del trattamento e possono recuperare nel tempo dopo la sospensione degli steroidi o l'uso di dosi più basse (i.e., ≥ 5 mg / die). Dosi di Prednisone del 7.5 mg / die o superiore sono stati associati ad un aumentato rischio relativo di fratture vertebrali e non vertebrali, anche in presenza di una maggiore densità ossea rispetto ai pazienti con osteoporosi involuzione. Lo screening di Routine dei pazienti geriatrici, comprese le valutazioni regolari della densità minerale ossea e l'istituzione di strategie di prevenzione delle fratture, insieme a una revisione regolare dell indicazione del prednisone, deve essere intrapreso per ridurre al minimo le complicanze e mantenere la dose di prednisolone al livello più basso accettabile. La somministrazione concomitante di alcuni bifosfonati ha dimostrato di ritardare il tasso di perdita ossea nei maschi trattati con corticosteroidi e nelle femmine in postmenopausa, e questi agenti sono raccomandati nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi indotta da corticosteroidi
È stato riportato che dosi equivalenti basate sul peso corporeo producono concentrazioni plasmatiche di prednisolone totali e non legate più elevate e una ridotta clearance renale e non renale nei pazienti anziani rispetto alle popolazioni più giovani. La selezione della Dose per un paziente anziano deve essere cauta, di solito a partire dalla fascia bassa del range di dosaggio, riflettendo la maggiore frequenza di diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e della malattia concomitante o di altre terapie farmacologiche.
Questo farmaco è noto per essere sostanzialmente escreto dal rene e il rischio di reazioni tossiche a questo farmaco può essere maggiore nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Perché i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di avere una ridotta funzionalità renale, si deve prestare attenzione nella selezione della dose e può essere utile monitorare la funzionalità renale.
Si deve prestare attenzione per garantire che l'occhio non sia infetto prima di utilizzare Minims Prednisolone.
L'assorbimento sistemico può essere ridotto comprimendo il sacco lacrimale al canto mediale per un minuto durante e dopo l'instillazione delle gocce. (Questo blocca il passaggio delle gocce attraverso il dotto naso-lacrimale all'ampia area di assorbimento della mucosa nasale e faringea. È particolarmente consigliabile nei bambini.).
Disturbi visivi
Disturbi visivi possono essere riportati con l'uso sistemico e topico di corticosteroidi. Se un paziente presenta sintomi venire visione offuscata o altri disturbi ascolti ascolti visivi, il paziente deve essere preso in considerazione per il rinvio dell onu oculista per la valutazione di possibili causa che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (cscr) che sono state riportate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Avviso
Incluso come parte del PRECAUZIONE sezione.
PRECAUZIONE
Alterazioni della funzione endocrina
Soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), sindrome di Cushing e iperglicemia. Monitorare i pazienti per queste condizioni con uso cronico.
I corticosteroidi possono produrre soppressione reversibile dell'asse ipotalamo-ipofisi surrenale (HPA) con POTENZIALE insufficienza di corticosteroidi dopo la sospensione del trattamento. L'insufficienza adrenocorticale secondaria indotta da farmaci può essere ridotta al minimo riducendo gradualmente il dosaggio. Questo tipo di insufficienza relativa può persistere per mesi dopo l'interruzione della terapia, pertanto, in qualsiasi situazione di stress che si verifica durante quel periodo, La terapia ormonale deve essere ripresa. Se il paziente sta già ricevendo corticosteroidi, potrebbe essere necessario aumentare il dosaggio.
Perché la secrezione di mineralcorticoidi può essere compromessa, il sale e/o un mineralcorticoidi devono essere sommariamente contemporaneamente. La supplementazione di mineralcorticoidi è di particolare importanza nell'infanzia.
La clearance metabolica dei corticosteroidi è diminuita nei pazienti ipotiroidei e aumentata nei pazienti ipertiroidei. Cambiamenti nello stato tiromeo del paziente possono richiedere un aggiornamento del dosaggio.
Aumento dei rischi legati All'infezione
I corticosteroidi possono aumentare i rischi relativi alle infezioni con qualsiasi agente patogeno, comprese le infezioni virali, batteriche, fungine, protozoiche o elmintiche. Il grado in cui la dose, la via e la durata della somministrazione di corticosteroidi sono correlati ai rischi specifici di infezione non è ben caratterizzato, tuttavia, con l'aumentare delle dosi di corticosteroidi, aumenta il tasso di insorgenza di complicanze infettive.
I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e possono ridurre la resistenza a nuove infezioni.
I corticosteroidi possono esagerare le infezioni e aumentare il rischio di infezioni disseminate.
L'uso del prednisone nella tubercolosi attiva deve essere limitato ai casi di tubercolosi fulminante o disseminata in cui il corticosteroide viene utilizzato per la gestione della malattia in combinazione con un appropriato regime anti-tubercolare.
Varicella e morbillo possono avere un decoro più grave o aggiunta fatale nei bambini o negli adulti non immuni ai corticosteroidi. Nei bambini o negli adulti che non hanno avuto queste malattie, deve essere prestata particolare attenzione per evitare l'esposizione. Se un paziente è esposto alla varicella, può essere indicata la profili con immunoglobulina varicella zoster (VZIG). Se il paziente è esposto al morbillo, può essere indicata la profilassi con immunoglobulina intramuscolare (IG) aggregata. Se si sviluppa la varicella, può essere preso in considerazione il trattamento con agenti antivirali.
I corticosteroidi devono essere usati con grande cura nei pazienti con infestazione nota o sospetta di Strongiloidi (filiformi). In tali pazienti, l'immunosoppressione indotta da corticosteroidi può portare a iperinfezione e diffusione di Strongyloides con migrazione larvale diffusa, spesso accompagnata da enterocolite grave e setticemia gram-negativa potenzialmente fatale.
I corticosteroidi possono esacerbare le infezioni fungine sistemiche e pertanto non devono essere utilizzati in presenza di tali infezioni a meno che non siano necessari per controllare le reazioni al farmaco.
I corticosteroidi possono aumentare il rischio di riattivazione o esaurimento di infezione latente.
Se i corticosteroidi sono indicati in pazienti con tubercolosi latente o reattività alla tubercolina, è necessaria una stretta osservazione in quanto può verificare una riattivazione della malattia. Durante la terapia prolungata con corticosteroidi, questi pazienti devono ricevere chemioprofilassi.
I corticosteroidi possono attivare l'amebiasi latente. Pertanto, si raccomanda di escludere l'amebiasi latente o l'amebiasi attiva prima di iniziare la terapia con corticosteroidi in qualsiasi paziente che abbia trascorso del tempo ai tropici o in qualsiasi paziente con diarrea ispirabile.
I corticosteroidi non devono essere usati nella malaria cerebrale.
Alterazioni della funzione cardiovascolare / renale
I corticosteroidi possono causare aumento della pressione sanguigna, sale e ritenzione idrica e aumento dell'espressione di potassio e calcio. Questi effetti hanno meno probabilità di verificarsi con i derivati sintetici tranne quando usati in grandi dosi. La restrizione dietetica del sale e l'integrazione del potassio possono essere necessarie. Questi agenti devono essere usati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione o insufficienza renale.
I rapporti di letteratura suggeriscono onu'apparente associazione tra l'uso di corticosteroidi e la rottura della parete libera del ventricolo sinistro dopo un recente infarto miocardico, pertanto, la terapia con corticosteroidi deve essere usata con grande cautela in questi pazienti.
Uso in pazienti con disturbi gastrointestinali
Esiste un aumentato rischio di perforazione gastrointestinale nei pazienti con alcuni disturbi gastrointestinali. Segni di perforazione GI, come irritazione peritoneale possono essere mascherati in pazienti che ricevono corticosteroidi.
I corticosteroidi devono essere usati con cautela se esiste una probabilità di perforazione imminente, ascesso o altre infezioni piogeniche, diverticolite, anastomosi intestinali fresche e ulcera peptica attiva o latente.
Disturbi comportamentali e dell'umore
L'uso dei corticosteroidi può essere associato con gli effetti del sistema nervoso centrale che variano dall'euforia, dall'insonnia, dagli squilibri d'umore, dai cambiamenti di personalità e dalla depressione severa, alle manifestazioni psicologiche Franche. Inoltre, l'instabilità emotiva esistente o le tendenze psicologiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.
Diminuzione della densità ossea
I corticosteroidi diminuiscono la formazione ossea e aumentano il riassorbimento osseo sia attraverso il loro effetto sulla regolazione del calcio (i.e., diminuendo l'assorbimento e aumentando l'espressione) e l'inibizione della funzione osteoblasto. Questo, insieme a una diminuzione della matrice proteica dell'osso secondaria ad un aumento del catabolismo proteico e alla riduzione della produzione di ormoni sessuali, può portare tutti'inibizione della crescita ossea nei bambini e negli adolescenti e allo sviluppo dell'osteoporosi a qualsiasi età. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti ad aumentato rischio di osteoporosi (i.e., donne in postmenopausa) prima di iniziare la terapia con corticosteroidi e la densità ossea deve essere monitorata nei pazienti in terapia con corticosteroidi a lungo termine
Effetti Oftalmici
L'uso prolungato di corticosteroidi può produrre cataratta subcapsulare posteriore, glaucoma con possibili danni ai nervi ottici e può aumentare la creazione di infezioni oculari secondarie dovute a funghi o virus.
L'uso di corticosteroidi orali non è raccomandato nel trattamento della neurite ottica e può portare ad un aumento del rischio di nuovi episodi.
La pressione intraoculare può diventare elevata in alcuni individui. Se la terapia con corticosteroidi viene continuata per più di 6 settimane, la pressione intraoculare deve essere monitorata.
I corticosteroidi devono essere usati con cautela nei pazienti con herpes simplex oculare a causa della possibile perforazione corneale. I corticosteroidi non devono essere utilizzati in herpes simplex oculare attivo.
Vaccinazione
La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati è controindicata nei pazienti che ricevono dosi immunosoppressive di corticosteroidi. Possono essere somministrati vaccini o attivati, tuttavia la risposta a tali vaccini non può essere prevista. Le procedure di immunizzazione possono essere intraprese in pazienti che stanno ricevendo i corticosteroidi come terapia sostitutiva, per esempio, per il morbo di Addison.
Durante la terapia con corticosteroidi, i pazienti non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altre procedure di immunizzazione non devono essere intrapesi in pazienti che sono in trattamento con corticosteroidi, particolarmente con dosi elevate, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di una mancanza di risposta anticorpale.
Effetti sulla crescita e sullo sviluppo
L'uso a lungo termine di corticosteroidi può avere effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo nei bambini.
La crescita e lo sviluppo dei pazienti pediatrici in terapia prolungata con corticosteroidi devono essere attentamente monitorati.
Uso in gravidanza
Prednisone può causare danni al feto quando somministrato a una donna incinta. Studi sull'uomo e sugli animali suggeriscono che l'uso di corticosteroidi durante il primo trimestre di gravidanza è associato ad un aumentato rischio di fessurazioni orofacciali, restrizione della crescita intrauterina e diminuzione del peso alla nascita. Se questo farmaco viene utilizzato durante la gravidanza, o se il paziente rimane incinta durante l'utilizzo di questo farmaco, il paziente deve essere informato del potenziale pericolo per il feto.
Effetti Neuromuscolari
Sebbene studi clinici controllati abbiano dimostrato che i corticosteroidi sono efficaci nell'accelerare la risoluzione delle esacerbazioni acute della sclerosi multipla, non mostrano che influenzano l'esito finale o la storia naturale della malattia. Gli studi dimostrano che sono necessarie dosi relativamente elevate di corticosteroidi per dimostrare un effetto significativo.
Una miopatia acuta è stata osservata con l'uso di alte dosi di corticosteroidi, che si verificano più spesso in pazienti con disturbi della trasmissione neuromuscolare (ad esempio, miastenia grave), o in pazienti che ricevono terapia concomitante con farmaci bloccanti neuromuscolari (ad esempio, pancuronio). Questa miopatia acuta è generalizzata, può coinvolgere i muscoli oculari e respiratori e può causare quadriparesi. Può verificare un aumento della creatività Cinese. Il miglioramento clinico o il recupero dopo l'interruzione dei corticosteroidi possono richiedere settimane o anni.
Sarcoma di Kaposi
È stato riportato che il sarcoma di Kaposi si è verificato in pazienti in terapia con corticosteroidi, il più delle volte per condizioni croniche. La sospensione dei corticosteroidi può comportare un miglioramento clinico.
Tossicologia Non Clinica
Cancerogeni, mutageni, compromissione della fertilità
Il Prednisone non è stato formalmente valutato in Studi di cancerogenicità. La revisione della letteratura pubblicata ha identificato studi di cancerogenicità del prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, a dosi inferiori alle dosi cliniche tipiche. In uno studio di 2 anni, i ratti maschi Sprague-Dawley hanno somministrato prednisolone in acqua potabile alla dose di 368 mcg / kg / die (equivalente a 3.5 mg / die in un individuo di 60 kg basato su un confronto di superficie corporea mg / m2) ha sviluppato un aumento dell'incidenza di adenomi epatici. Dosi più basse non sono state studiate e, pertanto, non è stato possibile identificare un livello senza effetto. In uno studio di 18 mesi, la somministrazione orale intermittente di prednisolone non ha indotto tumori nei ratti Sprague-Dawley femminili quando somministrati 1, 2, 4.5, o 9 volte al mese a 3 mg / kg di prednisone (equivalente a 29 mg in un individuo di 60 kg sulla base di un confronto di superficie corporea mg / m2)
Il Prednisone non è stato formalmente valutato per la genotossicità. Tuttavia, in studi pubblicati prednisolone non è stato mutageno con o senza attivazione metabolica nel test di mutazione batterica inversa Ames utilizzando Salmonella typhimurium ed Escherichia coli, o in un test di mutazione genica delle cellule di mammifero utilizzando cellule di linfoma di topo l5178y, secondo gli standard di valutazione attuali. In uno studio sull''inibizione cromosomica pubblicato su cellule polmonari di criceto cinese( CHL), è stato osservato onu leggero aumento dell'incidenza di anomalie cromosomiche strutturali con attivazione metabolica alla massima concentrazione testata, tuttavia l'effetto sembra essere equivoco. Il Prednisolone non è risultato genotossico in un test di micronucleo in vivo nel topo, sebbene il progetto dello studio non soddisfi i criteri attuali
Il Prednisone non è stato valutato formalmente negli studi sulla fertilità. Tuttavia, le irregolarità mestruali sono state descritte con l'uso clinico.
Uso In Popolazioni Specifiche
Gravidanza
Effetti Teratogeni
Gravidanza Categoria D : Gli studi multipli di coorte e caso controllati in esseri umani suggeriscono che l'uso materno del corticosteroide durante il primo trimestre aumenta il tasso di labbro leporino con o senza palatoschisi da circa 1/1000 infanti a 3-5 / 1000 infanti. Due studi prospettici di controllo dei casi hanno mostrato una diminuzione del peso alla nascita nei neonati esposti a corticosteroidi materni in utero.
Deturgylone non è stato formalmente valutato per gli effetti sulla riproduzione. La letteratura pubblicata indica che il prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, ha dimostrato di essere teratogeno in ratti, conigli, criceti e topi con aumentata incidenza di palatoschisi nella prole. In Studi di teratogenicità, palatoschisi, aumento della letalità fetale (o aumento dei riassorbimento) e riduzione del peso corporeo fetale sono stati osservati nei ratti a dosi materne di 30 mg / kg (equivalenti a 290 mg in un individuo di 60 kg in base al confronto della superficie corporea di mg / m2) e superiori. Palatoschisi è stata osservata nei topi alla dose materna di 20 mg / kg (equivalente a 100 mg in un individuo di 60 kg in base al confronto mg / m2). Inoltre, la costrizione del dotto arterioso è stata osservata nei feti di ratti gravidi esposti al prednisolone
Nell ' uomo, il rischio di riduzione del peso alla nascita sembra essere correlato alla dose e può essere ridotto al minimo somministrando dosi più basse di corticosteroidi. È probabile che le condizioni materne sottostanti contribuiscano alla restrizione della crescita intrauterina e alla diminuzione del peso alla nascita, ma non è chiaro in che misura queste condizioni materne contribuiscono all aumento del rischio di fessurazioni orofacciali.
Prednisolone può causare danni al feto se usato in gravidanza. Deturgylone deve essere usato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giusto il potenziale rischio per il feto. Se questo farmaco viene utilizzato durante la gravidanza, o se il paziente rimane incinta durante l'utilizzo di questo farmaco, il paziente deve essere informato del potenziale pericolo per il feto. I neonati nati da madri che hanno ricevuto dosi sostenibili di corticosteroidi durante la gravidanza devono essere attentamente osservati per i segni di ipoadrenalismo.
allatta
Il Prednisolone, il metabolita attivo del prednisone, è secreto nel latte materno. I rapporti suggeriscono che le concentrazioni di prednisolone nel latte umano sono dal 5 al 25% dei livelli sierici materni e che le dosi giornaliere totali del neonato sono piccole, circa lo 0,14% della dose giornaliera materna. Il rischio di esposizione infantile al prednisolone attraverso il latte materno deve essere valutato rispetto ai benefici noti dell'allattamento al seno sia per la madre che per il bambino.
Si deve usare cautela quando Deturgylone viene somministrato a una donna che allatta. Se Deturgylone deve essere prescritto a una madre che allatta, deve essere prescritta la dose più bassa per ottenere l'effetto clinico desiderato. Alte dosi di corticosteroidi per lunghi periodi potrebbero potenzialmente causare problemi nella crescita e nello sviluppo del bambino e interferire con la produzione endogena di corticosteroidi.
Uso Pediatrico
L'efficacia e la sicurezza del prednisone nella popolazione pediatrica si basano sul decoro ben consolidato dell'effetto dei corticosteroidi che è simile nelle popolazioni pediatriche e adulte. Gli studi pubblicati forniscono prove di efficacia e sicurezza nei pazienti pediatrici per il trattamento della sindrome nefrosica (>2 anni di età), e linfomi aggressivi e leucemie (>1 mese di età). Tuttavia, alcune di queste conclusioni e altre indicazioni per l'uso pediatrico di corticosteroidi, e.gr., asma grave e respiro sibilante, si basano su studi adeguati e ben controllati condotti negli adulti, nei locali che il decoro delle malattie e la loro fisiopatologia sono considerati sostanzialmente simili in entrambe le popolazioni. Gli effetti opposti del prednisone nei pazienti pediatrici sono simili a quelli negli adulti. Venire gli adulti, i pazienti pediatrici devono essere attentamente osservati con frequenti misurazioni di pressione sanguigna, peso, altezza, pressione intraoculare e valutazione clinica per la presenza di infezione, disturbi psicosociali, tromboembolia, ulcere peptiche, cataratta e osteoporosi
I bambini trattati con corticosteroidi per qualsiasi via, compresi i corticosteroidi somministrati per via sistemica, possono manifestare una diminuzione della loro velocità di crescita. Questo impatto negativo dei corticosteroidi sulla crescita è stato osservato a basse dosi sistemiche e in assenza di prove di laboratorio di soppressione DELL'asse HPA (i.e., stimolazione di cosyntropin e livelli basali di cortisolo). La velocità di crescita può quindi essere un indicatore più sensibile dell'esposizione sistemica ai corticosteroidi nei bambini rispetto ad alcuni test comunemente usati della funzione DELL'asse HPA. La crescita lineare dei bambini trattati con corticosteroidi per qualsiasi via deve essere monitorata e i potenziali effetti di crescita del trattamento prolungato devono essere valutati rispetto ai benefici clinici ottenuti e alla disponibilità di altre alternative di trattamento. Al fine di ridurre al minimo i potenziali effetti di crescita dei corticosteroidi, i bambini devono essere titolati alla dose efficace più bassa
Uso Geriatrico
Non sono state osservate differenze complessive in termini di sicurezza o efficacia tra soggetti anziani e soggetti più giovani, e altre esperienze cliniche riportate con prednisone non hanno identificato differenze nelle risposte tra pazienti anziani e più giovani. Tuttavia, l'incidenza di effetti indesiderati indotti da corticosteroidi può essere aumentata nei pazienti geriatrici e sono correlati alla dose. L'osteoporosi è la complicanza più frequentemente riscontrata, che si verifica ad un tasso di incidenza più elevato nei pazienti geriatrici trattati con corticosteroidi rispetto alle popolazioni più giovani e nei controlli abbinati all'età. Le perdite di densità minerale ossea sembrano essere maggiori nella fase iniziale del trattamento e possono recuperare nel tempo dopo la sospensione degli steroidi o l'uso di dosi più basse (i.e., ≥ 5 mg / die). Dosi di Prednisone del 7.5 mg / die o superiore sono stati associati ad un aumentato rischio relativo di fratture vertebrali e non vertebrali, anche in presenza di una maggiore densità ossea rispetto ai pazienti con osteoporosi involuzione. Lo screening di Routine dei pazienti geriatrici, comprese le valutazioni regolari della densità minerale ossea e l'istituzione di strategie di prevenzione delle fratture, insieme a una revisione regolare dell indicazione del prednisone, deve essere intrapreso per ridurre al minimo le complicanze e mantenere la dose di prednisolone al livello più basso accettabile. La somministrazione concomitante di alcuni bifosfonati ha dimostrato di ritardare il tasso di perdita ossea nei maschi trattati con corticosteroidi e nelle femmine in postmenopausa, e questi agenti sono raccomandati nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi indotta da corticosteroidi
È stato riportato che dosi equivalenti basate sul peso corporeo producono concentrazioni plasmatiche di prednisolone totali e non legate più elevate e una ridotta clearance renale e non renale nei pazienti anziani rispetto alle popolazioni più giovani. La selezione della Dose per un paziente anziano deve essere cauta, di solito a partire dalla fascia bassa del range di dosaggio, riflettendo la maggiore frequenza di diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e della malattia concomitante o di altre terapie farmacologiche.
Questo farmaco è noto per essere sostanzialmente escreto dal rene e il rischio di reazioni tossiche a questo farmaco può essere maggiore nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Perché i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di avere una ridotta funzionalità renale, si deve prestare attenzione nella selezione della dose e può essere utile monitorare la funzionalità renale.
Una terapia a base di prednisone deve essere somministrata solo quando assolutamente necessario e deve essere accompagnata da un'appropriata terapia anti-infettiva in presenza delle seguenti condizioni:
- Infezioni virali Acute (herpes zoster, herpes simplex, varicella, cheratite erpetica),
- HBsAg-positivo epatite cronica attiva,
- Circa 8 settimane prima e 2 settimane dopo l ' vaccinazione con vaccini vivi,
- Micosi sistemiche e parassitosi (ad es. nematodi),
- Poliomielite,
- Linfoadenite dopo inoculazione BCG,
- Infezioni batteriche Acute e croniche,
- Storia di tubercolosi (attenzione: riattivazione!) A causa delle loro proprietà immunosoppressive i glucocorticoidi possono indurire o aggravare le infezioni. Tali pazienti devono essere monitorati attentamente, ad esempio eseguendo un test alla tubercolina. I pazienti a rischio speciale devono ricevere un trattamento tubercolostatico.
Inoltre, una terapia a base di prednisone deve essere somministrata solo quando necessario e deve essere accompagnata, se necessario, da una terapia appropriata in presenza delle seguenti condizioni:
- Ulcere gastrointestinali,
- Osteoporosi grave e osteomalacia
- Ipertensione difficile da controllare,
- Tomba Diabete mellito,
- Disturbi psichiatrici (anche se nella storia del paziente),
- Glaucoma stretto e Grandangolare,
- Ulcere corneali e lesioni corneali.
A causa del rischio di perforazione intestinale, il prednisone può essere utilizzato solo se assolutamente necessario e con un adeguato monitoraggio nei casi di:
- Colite ulcerosa grave con perforazione imminente,
- Diverticolite,
- Entero-anastomosi (immediatamente postoperatorio).
Disturbi visivi
Disturbi visivi possono essere riportati con l'uso sistemico e topico di corticosteroidi. Se un paziente presenta sintomi venire visione offuscata o altri disturbi ascolti ascolti visivi, il paziente deve essere preso in considerazione per il rinvio dell onu oculista per la valutazione di possibili causa che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (cscr) che sono state riportate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Sclerodermia crisi renale
Si richiede cautela nei pazienti con sclerosi sistemica a causa di un aumento dell'incidenza di crisi renale sclerodermia (eventualmente fatale) con ipertensione e diminuzione della produzione urinaria osservata con una dose giornaliera di 15 mg o più di prednisolone. La pressione arteriosa e la funzionalità renale (s-creatinina) devono quindi essere controllate di routine. Quando si sospetta una crisi renale, la pressione sanguigna deve essere attentamente controllata.
Lodotra non può raggiungere la concentrazione ematica desiderata di prednisone se assunto a digiuno. Quindi, Lodotra deve essere sempre assunto durante o dopo il pasto serale al fine di garantire una sufficiente efficacia. Inoltre, basse concentrazioni plasmatiche possono verificarsi nel 6% -7% dei Lodotra dosi osservate in tutti gli studi di farmacocinetica e l ' 11% in un singolo studio di farmacocinetica se assunto secondo le raccomandazioni. Questo dovrebbe essere considerato se Lodotra non è sufficientemente efficace. In queste situazioni si può prendere in considerazione il passaggio a una formulazione convenzionale a rilascio immediato.
Lodotra non deve essere sostituito da prednisone compresse a rilascio immediato nello stesso regime di somministrazione a causa di Lodotrameccanismo di rilascio ritardato.
In caso di sostituzione, interruzione o interruzione prolungata del trattamento, devono essere considerati i seguenti rischi: recidiva dell 'attività della malattia da artrite reumatoide, insufficienza surrenalica acuta (specialmente in ""situazioni "" di stress, ad es. durante infezioni, dopo incidenti, con aumento dello sforzo fisico), sindrome da astinenza da cortisone.
Lodotra non deve essere somministrato come per le indicazioni acute invece di prednisone compresse a rilascio immediato a causa delle sue proprietà farmacologiche.
Durante l'uso di Lodotra, un bisogno possibile aumentato di insulina o anti-diabetici orali deve essere considerato. I pazienti con diabete mellito devono pertanto essere trattati sotto stretto monitoraggio.
Durante il trattamento con Lodotra, controlli di pressione del sangue regolari sono richiesti in pazienti con ipertensione che è difficile da controllare.
I pazienti con grave insufficienza cardiaca devono essere attentamente monitorati a causa del rischio di deterioramento della condizione.
È necessaria cautela quando i corticosteroidi, incluso il prednisone, vengono prescritti a un paziente con infarto miocardico recente a causa del rischio di rottura miocardica.
È necessaria cautela quando i corticosteroidi, incluso il prednisone, sono prescritti a pazienti con insufficienza renale.
Il disturbo del sonno è documentato per verificarsi più frequentemente con Lodotra rispetto alle convenzionali formule a rilascio immediato che vengono prese al mattino. Se l'insonnia accade e non migliora, un passaggio ad una formulazione convenzionale del rilascio immediato può essere consigliabile.
Il trattamento con Lodotra può anche mascherare segni e sintesi di un'infezione esistente o in via di sviluppo e quindi può rendere più difficili gli sforzi diagnostici.
Anche con basse dosi, uso a lungo termine di Lodotra provoca un aumento del rischio di infezione. Queste possibili infezioni possono anche essere causate da microrganismi che raramente causano infezioni in circostanze normali (le cosiddette infezioni opportunistiche).
Alcune malattie virali (varicella, morbillo) possono assumere un decoro più grave nei pazienti trattati con glucocorticoidi. Gli individui immunosoppressi senza precedente infezione da varicella o morbillo sono particolarmente a rischio. Se tali individui, durante il trattamento con Lodotra, avere contatti con persone infette da varicella o morbillo, un trattamento preventivo deve essere iniziato, se necessario.
Nei pazienti con infestazione nota o sospetta di strongiloidi (threadworm) i glucocorticoidi possono portare a iperinfezione e diffusione di Strongiloidi con migrazione larvale diffusa.
Le vaccinazioni con vaccini attivati sono generalmente possibili. Tuttavia, si deve tenere conto del fatto che la risposta immunitaria e di conseguenza il successo della vaccinazione possono essere compromessi con dosi più elevate di glucocorticoidi.
In caso di terapia a lungo termine con Lodotra, sono soddisfatte regolari follow-up medici (compresi esami oftalmologici a intervalli di tre mesi), se vengono somministrate dosi relativamente elevare, è necessario assicurare un apporto sufficiente di integratori di potassio e una restrizione del sodio e monitorare i livelli sierici di potassio.
Se durante il trattamento con Lodotra alti livelli di stress fisico sono causati da alcuni eventi (incidenti, procedura chirurgica ecc.), può rendersi necessario un aumento temporaneo della dose.
A seconda della durata del trattamento e del dosaggio utilizzato, è necessario prevedere un impatto negativo sul metabolismo del Calcio. La profilassi dell'osteoporosi è pertanto raccomandata ed è particolarmente importante se sono presenti altri fattori di rischio (tra cui predisposizione familiare, età avanzata, stato postmenopausale, insufficiente assunzione di proteine e calcio, fumo eccessivo, consumo eccessivo di alcol e ridotta attività fisica). La profilassi si basa su un appropriato sufficiente di calcio e vitamina D, nonché sull'attività fisica. In caso di osteoporosi preesistente, deve essere presa in considerazione una terapia aggiuntiva
Il medicinale contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Quando si utilizzano alte dosi di prednisolone per un lungo periodo di tempo (30 mg/die per un minimo di 4 settimane), sono stati osservati disturbi reversibili della spermatogenesi che persistevano per diversi mesi dopo l'interruzione del medicinale.
Avviso
L'uso prolungato di corticosteroidi può causare la formazione di cataratta subcapsulare posteriore e può aumentare la pressione intraoculare in individui sensibili, con conseguente glaucoma con danni al nervo ottico, difetti nell'acuità visiva e campi visivi. L'uso prolungato può anche sopportare la risposta immunitaria dell'ospedale e quindi aumentare il rischio di infezioni oculari secondarie.
Se questo prodotto viene utilizzato per 10 giorni o più, la pressione intraoculare deve essere regolarmente monitorata anche se può essere difficile nei bambini e nei pazienti non cooperativi. Gli steroidi devono essere usati con cautela in presenza di glaucoma. La pressione intraoculare deve essere controllata frequentemente. Varie malattie oculari e l'uso a lungo termine di corticosteroidi argomenti sono noti per causare assottigliamento corneale e sclerale. L'uso di corticosteroidi argomenti in presenza di sottile tessuto corneale o sclerale può portare alla perforazione.
Le infezioni purulente Acute dell'occhio possono essere mascherate o l'attività migliorata dalla presenza di farmaci corticosteroidi.
L'uso di steroidi dopo la chirurgia della cataratta può ritardare la guarigione e aumentare l'incidenza della formazione di bleb.
L'uso di steroidi oculari può prolungare il decoro e può esacerbare la gravità di molte infezioni virali dell'occhio (incluso l'herpes simplex). L'impiego di un farmaco corticosteroide nel trattamento di pazienti con una storia di herpes simplex richiede grande cautela, si raccomanda una frequente microscopia con lampada a fessura.
Dizazina® la sospensione contiene solfito di sodio, un solfito che può causare reazioni di tipo allergico, inclusi sintesi anafilattici ed episodi asmatici potenzialmente letali o meno gravi in alcune persone sensibili. La prevalenza complessa della sensibilità al solfito nella popolazione generale è sconosciuta e probabilmente bassa. La sensibilità al solfito è vista più frequentemente nelle persone asmatiche che nelle persone non asmatiche.
PRECAUZIONE
Generale
La prescrizione iniziale e il rinnovo dell'ordine di farmaci oltre 20 millilitri di pred FORTE® la sospensione deve essere effettuata da un medico solo dopo un esame del paziente con l'ausilio di un ingrandimento, come la biomicroscopia con lampada a fessura e, se del caso, la colorazione con fluoresceina. Se segni e sintomi non migliorano dopo 2 giorni, il paziente deve essere rivalutato.
Poiché le infezioni fungine della cornea sono particolarmente inclini a svilupparsi in coincidenza con applicazioni locali di corticosteroidi a lungo termine, l'invasione fungina dovrebbe essere sospettata in qualsiasi ulcerazione corneale persistente in cui è stato usato o è in uso onu corticosteroide. Le colture fungine devono essere prese quando appropriato.
Cancerogeni, Mutageni, Compromissione Della Fertilità
Non sono stati condotti studi sugli animali o sull'uomo per valutare il potenziale di questi effetti.
Gravidanza
Prednisolone ha dimostrato di essere teratogeno nei topi quando somministrato in dosi 1-10 volte la dose umana. Desametasone, idrocortisone e prednisolone sono stati applicati ocularmente su entrambi gli occhi di topi gravidi cinque volte al giorno nei giorni 10-13 della gestazione. Un aumento significativo dell'incidenza di palatoschisi è stato osservato nei feti dei topi trattati. Non ci sono studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza. Prednisolone deve essere usato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giusto il potenziale rischio per il feto.
allatta
Non è noto se la somministrazione topica oftalmica di corticosteroidi può determinare un assorbimento sistemico sufficiente a produrre quantità rilevabili nel latte materno. I corticosteroidi sistemicamente amministrati compaiono nel latte umano e potrebbero sopportare la crescita, interferire con la produzione endogena di corticosteroidi o causare altri effetti indesiderati. A causa del potenziale di gravi reazioni avverse nei neonati allattati da prednisolone, deve essere presa una decisione se interrompere l'allattamento o interrompere il farmaco, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre.
Uso Pediatrico
La sicurezza e l'efficacia nei pazienti pediatrici sono state stabilite. L'uso in pazienti pediatrici è supportato da prove da studi adeguati e ben controllati di sospensione oftalmica di prednisolone acetato negli adulti con dati aggiuntivi in pazienti pediatrici.
Uso Geriatrico
Non sono state osservate differenze complessive in termini di sicurezza o efficacia tra pazienti anziani e più giovani.
L'effetto di Deturgylonee sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari non è stato valutato. Non ci sono prove che suggeriscono che Deturgylonee possa influenzare queste capacità.
Non rilevante.
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
È stata riportata una vasta gamma di reazioni psichiatriche, tra cui disturbi affettivi (come umore irritabile, euforico, depresso e labile e pensieri suicidi), reazioni psicotiche (tra cui mania, deliri, allucinazioni e aggravamento della schizofrenia), disturbi comportamentali, irritabilità, ansia, disturbi del sonno e disfunzioni cognitive, tra cui confusione e amnesia."Avvertenze speciali e precauzioni speciali per l'impiego").
Gli effetti indesiderati sono elencati secondo la classificazione per sistemi e Organi MedDRA.
La valutazione degli effetti indesiderati si basa sui seguenti aggruppamenti di frequenza:
Molto comune: >1/10
Comune: da >1/100 a < 1/10
Non comune: da >1/1. 000 a <1/100
Raro: da >1/10. 000 a <1/1. 000
Molto raro: <1/10. 000
Non nota: non può essere definita sulla base dei dati disponibili
Intossicazioni Acute con Lodotra non sono noti. In caso di sovradosaggio, si può prevedere un aumento degli effetti indesiderati, in particolare degli effetti endocrini, metabolici ed elettrici.
Non esiste un antidoto noto per il prednisone.
Il sovrasfruttamento non causerà normalmente problemi acuti. Se ingerito accidentalmente, bere liquidi per diluire.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: Steroidi glucocorticoidi, codice ATC: H02A B06
I glucocorticoidi naturali (idrocortisone e cortisone), che hanno anche proprietà di conservazione del sale, sono usati come terapia sostitutiva negli Stati di carenza adrenocorticale. I loro analoghi sintetici sono utilizzati principalmente per i loro potenti effetti anti-infiammatori nei disturbi di molti sistemi di organi.
I glucocorticoidi causano effetti metabolici profondi e vari. Inoltre, modificano le risposte immunitarie del corpo a diversi stimoli.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: corticosteroidi, semplici, codice ATC: S01BA04
Meccanismo d'azione
Le azioni dei corticosteroidi sono mediate dal legame delle molecole del corticosteroide alle molecole del ricevitore situate all'interno delle cellule sensibili. I recettori dei corticosteroidi sono presenti nelle cellule trabecolari umane e nel tessuto ciliare del corpo dell'iride di coniglio.
Prednisolone, in comune con altri corticosteroidi, inietterà fosfolipasi A2 e quindi diminuirà la formazione di prostaglandine.
L'attività e la migrazione dei leucociti saranno influenzate dal prednisolone. Una soluzione all ' 1% di prednisolone ha dimostrato di causare una riduzione del 5,1% della mobilità dei leucociti polimorfonucleati verso una cornea infiammata. I corticosteroidi inoltre lisano e distruggono i linfociti. Queste azioni del prednisolone contribuiscono Tutte al suo effetto antinfiammatorio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: glucocorticoidi, codice ATC: H02AB07
Il Prednisone è un glucocorticoide non fluorurato per la terapia sistemica.
Il Prednisone mostra un effetto dose-dipendente sul metabolismo di quasi tutti i tessuti. In condizioni fisiologiche, questi effetti sono vitali per mantenere l'omeostasi dell'organismo a riposo e sotto stress, nonché per il controllo delle attività del sistema immunitario.
In dosi tipicamente prescritte per Lodotra, il prednisone ha un effetto antinfiammatorio immediato (antiessudativo e antiproliferativo) e un effetto immunosoppressivo ritardato. Inibisce la chemiotassi e l'attività delle cellule immunitarie, nonché il rilascio e l'effetto dei mediatori delle reazioni infiammatorie e immunitarie, ad esempio di enzimi lisosomiali, prostaglandine e leucotrieni.
La terapia prolungata con alte dosi provoca una risposta compromessa del sistema immunitario e della corteccia surrenale. L'effetto mineralotropico pronunciato nell'idrocortisone è ancora rilevabile nel prednisone e può richiedere il monitoraggio dei livelli sierici di elettroliti.
Nei pazienti con artrite reumatoide, citochine proinfiammatorie come le interleuchine il-1 e il-6 e il fattore di necrosi tumorale alfa (tnfî±) raggiungono i livelli plasmatici di picco nelle prime ore del mattino (ad esempio IL - 6 tra le 7 e le 8 del mattino). È stato dimostrato che le concentrazioni di citochine diminuiscono dopo la somministrazione di Lodotra e successivo rilascio notturno di prednisone (con inizio di assorbimento tra 2-4 am E Cmassimo tra le 4 - 6 del mattino).
L'efficacia e la sicurezza di Lodotra è stato valutato in due studi randomizzati, controllati in doppio cieco in pazienti con artrite reumatoide attiva.
Nel primo studio, uno studio multicentrico randomizzato in doppio cieco di fase III della durata di 12 settimane su un totale di 288 pazienti pretrattati con prednisone o prednisolone, il gruppo è passato a Lodotra alla stessa dose ha mostrato una riduzione media del 23% della durata della rigidità mattutina, mentre la durata nel gruppo di riferimento non è cambiata. I dettagli sono presentati nella seguente tabella.
Variazione relativa della durata della rigidità mattutina dopo 12 settimane di trattamento:
In una successiva fase di estensione in aperto (9 mesi di trattamento) la variazione relativa media della durata della rigidità mattutina rispetto al basale è stata di circa il 50 %.
Variazione della durata della rigidità mattutina dopo 12 mesi di trattamento con Lodotra:
Nello stesso studio, dopo 12 settimane di trattamento, è stata osservata una diminuzione mediana della citochina proinfiammatoria il-6 del 29% nel gruppo trattato con Lodotra, mentre nessun cambiamento è stato osservato nel gruppo di confronto che ha ricevuto prednisone standard. Dopo 12 mesi di trattamento con Lodotra il livello IL-6 rimane stabile.
Variazione del livello il-6 dopo 12 mesi:
Valori < 200 UI / L sono stati fissati a 200 UI / L per le analisi statistiche
L'efficacia di Lodotra amministrato in aggiunta a un DMARD è stato confermato in un secondo studio randomizzato, controllato con placebo, in pazienti che non rispondevano in modo sufficiente alla sola terapia con DMARD. A 12 settimane il Lodotra i pazienti hanno avuto un tasso di risposta ACR20 e ACR50 significativamente più alto (46,8% e 22,1%, rispettivamente) rispetto ai pazienti trattati con placebo (29,4% e 10,1%, rispettivamente). C'è stata anche una maggiore variazione media dei punti DAS 28 rispetto al basale (5,2 per il Lodotra 5.1 per il gruppo placebo) alla settimana 12 nel Lodotra gruppo (â € ’1,2 punti) rispetto a quello visto nel gruppo placebo (â € ’0,7 punti di variazione).
Inoltre, dopo 12 settimane di terapia la durata media della rigidità mattutina è stata di 86,0 minuti (variazione di -66 minuti) nel Lodotra gruppo e 114,1 minuti (-42,6 minuti cambiano) nel gruppo placebo. Lodotra può essere tranquillamente utilizzato in combinazione con altri DMARD.
Deturgylonee è rapidamente e apparentemente quasi completamente assorbito dopo somministrazione orale, raggiunge le concentrazioni plasmatiche di picco dopo 1-3 ore. Esiste tuttavia un'ampia variazione Inter-soggetto che suggerisce un assorbimento modificato in alcuni individui. L'emivita plasmatica è di circa 3 ore negli adulti e un po ' meno nei bambini. Il suo assorbimento iniziale, ma non la sua biodisponibilità complessa, è influenzato dal cibo. Deturgylonee ha un'emivita biologica che dura diverse ore, rendendolo adatto per regimi di somministrazione a giorni alterni.
Se i livelli plasmatici di picco di Deturgylonee sono leggermente inferiori dopo la somministrazione di Deturgylonee e l'assorbimento sia ritardato, l'assorbimento totale e la biodisponibilità sono gli stessi di dopo Deturgylonee normale. Deturgylonee mostra farmacocinetica dose-dipendente, con un aumento della dose che porta ad un aumento del volume di distribuzione e della clearance plasmatica. Il grado di legame alle proteine plasmatiche determina la distribuzione e la clearance del farmaco libero e farmacologicamente attivo. Nei pazienti con ipoalbuminemia sono necessarie dosi ridotte.
Deturgylonee è metabolizzato principalmente nel fegato in un composto biologico attivamente. La malattia epatica prolunga l'emivita di Deturgylonee e, se il paziente ha ipoalbuminemia, aumenta anche la percentuale di farmaco non legato e può quindi aumentare gli effetti opposti.
Deturgylonee viene escreto nelle urine come metaboliti liberi e coniugati, insieme a piccole quantità di Deturgylonee immodificato.
Sono state descritte differenze significative nella farmacocinetica di Deturgylonee tra le donne in menopausa. Le donne in postmenopausa avevano ridotto la clearance non legata (30%), ridotto la clearance totale e aumentato l'emissione di Deturgylonee.
Il profilo farmaceutico di RAYOS presenta un ritardo di circa 4 ore rispetto a quello delle formule di prednisone a rilascio immediato. Mentre il profilo farmaceutico di RAYOS quando somministrato con il cibo differisce in termini di tempo di ritardo dal prednisone IR, i suoi processi di assorbimento, distribuzione ed eliminazione sono comparabili.
Assorbimento
Il Prednisone viene rilasciato da RAYOS se assunto con il cibo circa 4 ore dopo l'ingestione orale. Ciò causa un ritardo nel tempo fino al raggiungimento delle concentrazioni plasmatiche di picco (Tmax). Il Tmax mediano di RAYOS in 27 soggetti maschi sani è stato di 6,0 - 6,5 ore rispetto a 2,0 ore per una formulazione a rilascio immediato (IR). Successivamente, il prednisone è stato assorbito alla stessa velocità della formulazione IR. Le concentrazioni plasmatiche di picco (Cmax) e l'esposizione, come indicato dalla AUC0-last e dalla AUC0 -∞, erano comparabili sia per prednisone IR che per RAYOS somministrati 2,5 ore dopo un pasto leggero o con un pasto normale (Figura 1)
Figura 1: livelli plasmatici medi di Prednisone dopo una singola Dose di 5 mg di Prednisone somministrata come compressa di RAYOS da 5 mg o come compressa a rilascio immediato (IR) da 5 mg
A: compressa da 5 mg IR in condizioni di digiuno, somministrata alle 2 del mattino, B: 5 mg di RAYOS, somministrata 2,5 ore dopo un pasto serale leggero e C: 5 mg di RAYOS somministrati immediatamente dopo cena
In uno studio condotto su 24 soggetti sani, l'assorbimento orale di prednisone da RAYOS è stato significativamente influenzato dall'assunzione di cibo. In condizioni standard di digiuno, sia la concentrazione plasmatica massima (Cmax) che la biodisponibilità di RAYOS erano significativamente inferiori rispetto a quelle somministrate a stomaco pieno, Subito dopo l assunzione di un pasto ad alto contenuto di grassi.
RAYOS a livelli di dose di 1 mg, 2 mg e 5 mg ha mostrato proporzionalità alla dose in termini di picco e di esposizione sistemica (Cmax, AUC0-∞ e AUC0-last) per il farmaco progenitore prednisone e per il metabolita attivo prednisolone.
Metabolismo
Il Prednisone viene completamente convertito nel metabolita attivo prednisolone, che viene ulteriormente metabolizzato principalmente nel fegato ed escreto nelle urine come coniugati di solfato e glucuronide. L'esposizione di prednisolone è 4-6 volte superiore a quella del prednisone.
Istruzione
L'emivita terminale di prednisone e prednisolone dalla somministrazione di RAYOS è stata di 2-3 ore, che è paragonabile a quella della formulazione IR.
La disponibilità orale, la distribuzione e l'espressione di prednisolone sono ben documentate. Una cifra di 82 â± 13% è stata indicata come disponibilità orale e 1,4 ± 0,3 ml / min / kg come tasso di clearance. È stata calcolata un'emivita di 2,1-4,0 ore.
Per quanto riguarda la farmacocinetica oculare, Deturgylone è un composto altamente solubile in acqua ed è quasi insolubile lipidico. Pertanto, teoricamente non dovrebbe penetrare nell'epitelio corneale intatto. Tuttavia, 30 minuti dopo l'instillazione di una goccia di farmaco 1%, sono state raggiunte concentrazioni corneali di 10âµg/g e livelli acquisiti di 0,5 µg / g. Quando una soluzione allo 0,5% è stata instillata negli occhi di coniglio ogni 15 minuti per un'ora, è stata misurata una concentrazione acquosa di 2,5 µg / ml. Esiste una notevole variazione nella penetrazione intraoculare del prednisolone a seconda che la cornea sia normale o abrasiva
Assorbimento
Si può vedere che solo bassi livelli di prednisolone saranno assorbiti sistemicamente, in particolare dove la cornea è intatta.
Qualsiasi prednisolone che viene assorbito sarà altamente legato alle proteine in comune con altri corticosteroidi.
Il profilo farmacologico di Deturgylone presenta un ritardo di circa 4 ore rispetto a quello delle formule di prednisone a rilascio immediato. Mentre il profilo farmaceutico di Deturgylone quando somministrato con il cibo differisce in termini di tempo di ritardo dal prednisone IR, I suoi processi di assorbimento, distribuzione ed eliminazione sono comparabili.
Assorbimento
Prednisone viene rilasciato da Deturgylone se assunto con il cibo circa 4 ore dopo l'ingestione orale. Ciò causa un ritardo nel tempo fino al raggiungimento delle concentrazioni plasmatiche di picco (Tmax). Il Tmax mediano di Deturgylone in 27 soggetti maschi sani è stato di 6,0 - 6,5 ore rispetto a 2,0 ore per una formulazione a rilascio immediato (IR). Successivamente, il prednisone è stato assorbito alla stessa velocità della formulazione IR. Le concentrazioni plasmatiche di picco (Cmax) e l'esposizione, come indicato dalla AUC0-last e dalla AUC0 -∞, erano comparabili sia per prednisone IR che per Deturgylone somministrati 2,5 ore dopo un pasto leggero o con un pasto normale (Figura 1)
Figura 1: livelli plasmatici medi di Prednisone dopo una singola Dose di 5 mg di Prednisone somministrata come compressa da 5 mg di Deturgylone o come compressa da 5 mg a rilascio immediato (IR)
A: compressa IR da 5 mg in condizioni di digiuno, somministrata alle 2 del mattino, B: Deturgylone da 5 mg, somministrato 2,5 ore dopo un pasto serale leggero e C: Deturgylone da 5 mg somministrato immediatamente dopo cena
In uno studio condotto su 24 soggetti sani, l'assorbimento orale di prednisone da Deturgylone è stato significativamente influenzato dall'assunzione di cibo. In condizioni standard di digiuno, sia la concentrazione plasmatica massima (Cmax) che la biodisponibilità di Deturgylone erano significativamente inferiori rispetto a quelle somministrate a stomaco pieno, Subito dopo l assunzione di un pasto ad alto contenuto di grassi.
Deturgylone a livelli di dose di 1 mg, 2 mg e 5 mg ha mostrato proporzionalità alla dose in termini di picco e di esposizione sistemica (Cmax, AUC0 -∞ e AUC0-last) per il farmaco progenitore prednisone e per il metabolita attivo prednisolone.
Metabolismo
Il Prednisone viene completamente convertito nel metabolita attivo prednisolone, che viene ulteriormente metabolizzato principalmente nel fegato ed escreto nelle urine come coniugati di solfato e glucuronide. L'esposizione di prednisolone è 4-6 volte superiore a quella del prednisone.
Istruzione
L'emivita terminale di prednisone e prednisolone dalla somministrazione di Deturgylone è stata di 2-3 ore, che è paragonabile a quella della formulazione IR.
Assorbimento
Lodotra sono compresse a rilascio modificato contenuti prednisone. Prednisone viene rilasciato tra 4-6 ore dopo l'assunzione di Lodotra. Successivamente, il prednisone viene rapidamente e quasi completamente assorbito.
Distribuzione
I livelli sierici di picco sono raggiunti circa 6-9 ore dopo l'assunzione.
Biotrasformazione
Più dell ' 80% del prednisone viene convertito in prednisolone mediante metabolismo epatico di primo passaggio. Il rapporto tra prednisone e prednisolone è di circa 1: 6 a 1: 10. Il Prednisone stesso esercita effetti farmacologici trascurabili. Il Prednisolone è il metabolita attivo. I composti sono legati reversibili alle proteine plasmatiche con elevata affinità per la transcortina (globulina legante i corticosteroidi, CBG) e bassa affinità per l'albumina plasmatica.
Nell'intervallo di dosi basse (fino a 5 mg), è presente circa il 6% di prednisolone libero. L'eliminazione metabolica è dose lineare in questo intervallo. Nell'intervallo di dosaggio superiore a 10 mg, la capacità di legame della transcortina è sempre più esaurita ed è presente più prednisolone libero. Ciò può provocare un'eliminazione metabolica più veloce.
Eliminazione
Il Prednisolone viene eliminato principalmente dal metabolismo epatico, a circa il 70% per glucoronidazione e a circa il 30% per solfatazione. C'è anche la conversione a 11ß, 17ß-diidrossiandrosta-1,4-dien-3-one e a 1,4-pregnadien-20-ol. I metaboliti non presentano attività ormonale e subiscono principalmente l'eliminazione renale. Quantità trascurabili di prednisone e prednisolone si trovano invariati nelle urine. L ' emivita di eliminazione plasmatica di prednis (ol)one è di circa 3 ore. Nei pazienti con grave disfunzione epatica l ' emozione può essere prolungata e deve essere presa in considerazione una riduzione della dose. La durata degli effetti biologici di prednis (ol) uno supera la durata della presenza nel siero
Biodisponibilità
Uno studio sulla biodisponibilità in 27 soggetti sani condotto nel 2003 ha rivelato i seguenti risultati rispetto a una compressa a rilascio immediato di prednisone:
I valori sono mezzi geometrici minimi quadrati e intervallo
Figura: livelli plasmatici medi di prednisone dopo una singola dose di 5 mg di prednisone somministrata come Lodotra 5 mg o una compressa a rilascio immediato. Compressa a rilascio immediato da 5 mg (a: digiuno, assunzione alle 2 del mattino), Lodotra 5 mg (B: 2,5 ore dopo un pasto serale leggero) e Lodotra 5 mg (C: immediatamente dopo un pasto serale completo).
I profili di concentrazione plasmatica di Lodotra sono molto simili a un tablet a rilascio immediato, con l'importante differenza che il Lodotra il profilo è ritardato con 4 - 6 ore dopo l'assunzione del farmaco. Concentrazioni plasmatiche più basse sono state osservate nel 6-7% delle dosi.
La proporzionalità della Dose è stata dimostrata per Lodotra 1 mg, 2 mg e 5 mg sulla base di AUC e Cmassimo.
Non ci sono dati non clinici rilevanti per il medico che non siano già trattati in altre sezioni del riassunto delle caratteristiche del prodotto.
L'uso di prednisolone in oftalmologia è ben consolidato. È stato riportato poco lavoro tossicologico specifico, tuttavia, l'ampiezza dell'esperienza clinica conferma la sua idoneità come agente oftalmico topico.
Tossicità subcronica / cronica
Nei ratti sono state osservate alterazioni leggere ed al microscopio elettronico delle cellule insulari di Langerhans in seguito a somministrazione intraperitoneale giornaliera di 33 mg/kg di peso corporeo in 7-14 giorni. Nei conigli, il danno epatico sperimentale potrebbe essere prodotto somministrando da 2 a 3 mg / kg p.c. / die per 2-4 settimane. Effetti istotossici (myonecroses) sono stati riportati dopo diverse settimane di somministrazione di 0,5-5 mg/kg di peso corporeo nelle cavie e 4 mg/kg di peso corporeo nei cani.
Potenziale mutageno e tumorale
La tossicità osservata negli studi sugli animali con prednisone è stata associata ad attività farmacologica esagerata. Non sono stati osservati effetti genotossici del prednisone nei test di genotossicità convenzionali.
Tossicità produttiva
Negli studi sulla riproduzione animale, i glucocorticoidi come il prednisone hanno dimostrato di indurre malformazioni (palatoschisi, malformazioni scheletriche). Con la somministrazione parenterale, sono state rilevate anomalie minori di cranio, mascella e lingua nei ratti. È stato osservato ritardo della crescita intrauterina.
Effetti simili sono considerati improbabili nei pazienti alle dosi terapeutiche.
Nessuna nota
Non pertinente.
Non pertinente
Non disponibile
Ogni unità minima deve essere eliminata dopo un uso singolo.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Non pertinente.
However, we will provide data for each active ingredient