Componenti:
Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Kovalenko Svetlana Olegovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 01.04.2022
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Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
Atenololo e clortalidone.
Trattamento dell'ipertensione essenziale nei pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata dalla sola monoterapia con atenololo o clortalidone.
Quando clinicamente appropriato, nei pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all'associazione fissa. Adulti: la dose di mantenimento abituale di atenololo + clortalidone e' una compressa al giorno. Per i pazienti che non rispondono in modo adeguato ad atenololo + clortalidone, il dosaggio puo' essere aumentato a una compressa al giorno. Puo' essere combinato, se necessario, con altri ipotensivi, ad esempio vasodilatatori. Uso negli anziani: in questo gruppo di pazienti il dosaggio opportuno e' spesso piu' basso. Uso nei bambini enegli adolescenti (< 18 anni): non c'e' esperienza sull'uso nei bambi ni e negli adolescenti. Pertanto il farmaco non deve essere somministrato a bambini e adolescenti. Uso nei pazienti con compromissione dellafunzionalita' renale: a causa delle proprieta' del clortalidone, il m edicinale mostra una ridotta efficacia in presenza di compromissione della funzionalita' renale. Pertanto questa associazione a dose fissa non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione dellafunzionalita' renale. Uso nei pazienti con compromissione della funzi onalita' epatica: non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica.
Ipersensibilita' nota all'atenololo e al clortalidone (o a derivati sulfamidici) o ad uno qualsiasi degli eccipienti - blocco cardiaco di secondo o terzo grado; malattia del nodo del seno; bradicardia; insufficienza cardiaca non controllata; shock cardiogenico; ipotensione; gravidisturbi della circolazione arteriosa periferica; grave insufficienza epatica e/o renale; acidosi metabolica; feocromocitoma non trattato; gotta manifesta; gravidanza e allattamento.
Comprendono in genere: freddo alle estremita', affaticamento muscolare, bradicardia, occasionalmente disturbi del sonno. Per la presenza di clortalidone, come con altri diuretici possono manifestarsi disturbi gastrointestinali, cefalea, vertigini, ipopotassiemia, iperuricemia e ridotta tolleranza ai glicidi. In rari casi reazioni cutanee di tipo allergico, porpora trombocitopenica e alterazioni della crasi ematica. Il beta-bloccante puo' aggravare disturbi vascolari periferici preesistenti. Il prodotto puo' indurre, per la presenza di un beta-bloccante, una riduzione della frequenza cardiaca: se la frequenza si riduce a valori sotto 55 battiti/minuto, e' opportuno sospendere il trattamento, per riprenderlo in seguito a dosaggio inferiore. Il medicinale in genere non provoca un innalzamento patologico della uricemia; l'eventuale iperuricemia, peraltro rara, puo' essere risolta con l'uso di un farmaco uricosurico o dell'allopurinolo. Negli studi clinici, le possibili reazioni avverse riportate sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dei suoi componenti. I seguenti effetti indesiderati, elencati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: molto comune (>=10%), comune (1-9,9%), non comune (0,1-0,9%), raro (0,01-0,09%), molto raro (<0,01%), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: porpora, trombocitopenia, leucopenia (correlata al clortalidone). Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbi del sonno similmente a quanto osservato con altri beta-bloccanti; raro: cambiamenti dell'umore, incubi, confusione, psicosi e allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Raro: capogiri, cefalea, parestesie. Patologie dell'occhio. Raro: secchezza agli occhi, disturbi della vista. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; raro: peggioramento dell'insufficienza cardiaca, precipitazione di blocco cardiaco. Patologie vascolari. Comune: freddo alle estremita'; raro: ipotensione posturale chepuo' essere associata a sincope, aggravamento della claudicatio inter mittens se gia' presente, fenomeno di Raynaud nei pazienti suscettibili. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: puo' verificarsi broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici. Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi gastrointestinali (inclusa nausea correlata al clortalidone); raro: secchezza della bocca. Non nota: costipazione. Patologie epatobiliari. Raro: tossicita' epatica inclusa colestasi intraepatica, pancreatite (correlata al clortalidone). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: alopecia, reazione cutanea psoriasiforme, aggravamento della psoriasi, eruzioni cutanee. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. Patologie delsistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: sindr ome simil-lupoide. Esami diagnostici. Comune (correlate al clortalidone): iperuricemia, iposodiemia, ipopotassiemia, ridotta tolleranza al glucosio; non comune: aumenti dei livelli di transaminasi; molto raro: e' stato osservato un incremento di ANA (Anticorpi Antinucleo), di cuituttavia non e' chiara la rilevanza clinica. La sospensione del tratt amento deve essere considerata se, secondo il giudizio clinico, la qualita' di vita del paziente e' compromessa da uno qualsiasi degli effetti indesiderati sopraelencati.
Associazione di un ipotensivo con un diuretico.
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