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Metodo di azione:
Opzione di trattamento:
Revisione medica di Oliinyk Elizabeth Ivanovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 06.04.2022
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Stati depressivi di varia eziologia e sintomatologia: endogeni, reattivi, neurotici, organici, mascherati, e forme involutive di depressione; depressione associata a schizofrenia e disturbi della personalita'; sindromi depressive da presenilita' o senilita', da stati dolorosi cronici e da disturbi somatici cronici. Altre indicazioni: sindromi ossessivo-compulsive, fobie, attacchi di panico e stati dolorosi cronici.
Prima di iniziare la terapia, si deve adeguatamente trattare l'eventuale ipokaliemia presente. Prima di iniziare il trattamento e', inoltre,opportuno controllare la pressione arteriosa del paziente, poiche' i soggetti ipotesi con ipotensione posturale o con problemi circolatori possono reagire al farmaco con una caduta della pressione arteriosa. La posologia e le modalita' di somministrazione devono essere determinate individualmente ed adattate alle condizioni del paziente. Di regola, si deve cercare di ottenere l'effetto ottimale con le dosi minime efficaci ed incrementarle gradualmente con cautela, specialmente nei pazienti anziani poiche' questa categoria di pazienti, generalmente, mostra una risposta piu' marcata al farmaco. Si raccomanda il rispetto deidosaggi indicati e cautela nell'incremento delle dosi quando vengono somministrati contemporaneamente a farmaci che prolungano l'intervalloQT o ad altri farmaci serotoninergici, al fine di evitare eventuali e pisodi di QT lungo o di tossicita' serotoninergica. Le compresse rivestite devono essere deglutite intere. Le compresse a rilascio prolungato da 75 mg sono divisibili in due meta' esattamente uguali e consentono di adattare il dosaggio alle esigenze del singolo paziente. >>Depressioni, sindromi ossessivo-compulsive, fobie. Orale: iniziare con 1 compressa rivestita da 25 mg 2-3 volte al giorno o 1 compressa a rilascioprolungato da 75 mg una volta al giorno (preferibilmente la sera). Du rante la prima settimana di trattamento, aumentare il dosaggio giornaliero gradualmente, in base alla tollerabilita' del trattamento, es. 25mg ad intervalli di pochi giorni sino a 4-6 compresse rivestite da 25 mg o a 2 compresse a rilascio prolungato da 75 mg. In casi gravi, il dosaggio puo' essere incrementato sino ad un massimo di 250 mg al giorno. Una volta raggiunto un netto miglioramento, aggiustare il dosaggiogiornaliero ad un livello di mantenimento di 2-4 compresse rivestite da 25 mg o 1 compressa a rilascio prolungato da 75 mg. Intramuscolare:iniziare con 1-2 fiale da 25 mg; aumentare poi il dosaggio di 1 fiala al giorno finche' il paziente riceva 4-6 fiale al giorno. Dopo che si e' stabilito un miglioramento, ridurre gradualmente il numero di inie zioni sottoponendo contemporaneamente il paziente al trattamento oralecon le dosi di mantenimento. Infusione endovenosa: inizialmente 2-3 f iale (50-75 mg), diluite e miscelate con 250-500 ml di soluzione isotonica salina o glucosata e perfuse una volta al giorno in un periodo di1,5-3 ore. Durante l'infusione e' necessario monitorare attentamente l'insorgenza di reazioni indesiderate; in particolare va controllata la pressione arteriosa in quanto puo' manifestarsi ipotensione posturale. Una volta che si e' ottenuto un netto miglioramento, l'infusione deve essere somministrata per altri 3-5 giorni. Per mantenere la risposta, si deve continuare la terapia per via orale; 2 compresse rivestite da 25 mg sono generalmente equivalenti a 1 fiala da 25 mg. Un cambiamento graduale dalla terapia infusionale alla terapia di mantenimento orale puo' essere anche effettuato ricorrendo a una fase intermedia di iniezioni intramuscolari. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Si consiglia quindi di iniziare il trattamento con 1 compressa rivestita da 10 mg al giorno e di elevare gradualmente il dosaggio ad un livello ottimale di 30-50 mg al giorno, da raggiungersi dopo circa 10 giorni e da seguire finoal termine del trattamento. >>Stati dolorosi cronici: il dosaggio dev e essere individualizzato (10-150 mg al giorno), tenendo presente eventuali concomitanti trattamenti con farmaci analgesici (e la possibilita' di ridurre le dosi di analgesico). >>Attacchi di panico: 1 compressa rivestita da 10 mg, possibilmente in associazione con una benzodiazepina. Sulla base della tollerabilita' del farmaco, aumentare il dosaggio fino all'ottenimento della risposta desiderata, e contemporaneamente sospendere gradualmente la benzodiazepina. Il dosaggio giornaliero richiesto varia molto da paziente a paziente, con valori compresi tra 25 e 100 mg. Se necessario, esso puo' essere elevato a 150 mg. Si raccomanda di non interrompere il trattamento prima di 6 mesi e durante questo periodo la dose di mantenimento va lentamente ridotta.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' crociata ad altri antidepressivi triciclici appartenenti al gruppo delle dibenzazepine. Trattamento contemporaneo o nelle due settimane precedenti o successive con un farmaco inibitore delle monoaminossidasi (IMAO). Trattamento concomitante con inibitori selettivi e reversibili delle MAO-A, quali moclobemide. Glaucoma. Ipertrofia prostatica, stenosi pilorica e altre affezioni stenosanti dell'apparato gastro-enterico e genito-urinario. Malattie epatiche. Insufficienza cardiaca. Disturbi del ritmo e della conduzione miocardica. Periododi recupero post-infartuale. Mania. Sindrome congenita del QT lungo. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento. Soggetti di eta' inferiore a 18 anni.
Gli effetti indesiderati sono in genere di natura lieve e transitoria,e generalmente scompaiono proseguendo la terapia o eventualmente ridu cendo il dosaggio. Non sempre sono correlati alla dose o ai livelli plasmatici. Spesso e' difficile distinguere gli effetti indesiderati daisintomi della depressione quali stanchezza, disturbi del sonno, agita zione, ansia, stipsi e secchezza delle fauci. La comparsa di gravi effetti indesiderati neurologici o psichiatrici richiede l'interruzione del trattamento. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili aglieffetti anticolinergici, neurologici, psichiatrici o cardiovascolari. La capacita' di metabolizzare ed eliminare il farmaco puo' infatti es sere ridotta in questi pazienti, col rischio quindi di raggiungere elevate concentrazioni plasmatiche a dosi terapeutiche. >>Patologie del sistema nervoso: effetti psichici. Molto comune (>=1/10): sonnolenza, affaticamento, sensazione di non poter riposare, aumento dell'appetito.Comune (>=1/100 <1/10): confusione mentale, disorientamento, allucina zioni (soprattutto nei pazienti anziani o con morbo di Parkinson), stati ansiosi, agitazione, disturbi del sonno, mania, ipomania, aggressivita', vuoti di memoria, depersonalizzazione, insonnia, incubi, peggioramento della depressione, difficolta' a concentrarsi, sbadigli. Non comune (>=1/10000 e <1/100): attivazione di sintomi psicotici. Effetti neurologici. Molto comune: capogiri, tremori, cefalee, mioclono. Comune: delirio, disturbi della parola, parestesie, debolezza muscolare, ipertonia muscolare. Non comune: convulsioni, atassia. Molto raro: modifiche dell'EEG, iperpiressia. Effetti anticolinergici. Molto comune: secchezza delle fauci, sudorazione, stipsi, disturbi di accomodazione visiva e visione offuscata, disturbi della minzione. Comune: vampate di calore, midriasi. Molto raro: glaucoma, ritenzione urinaria. Frequentemente e' stata segnalatata alterazione del gusto. Patologie cardiache. Comune: ipotensione posturale, tachicardia sinusale, modifiche clinicamente irrilevanti dell'ECG (es. modifiche del ST e del T) in pazienti con normale quadro cardiologico, palpitazioni. Non comune: aritmie, aumento della pressione sanguigna. Molto raro (<1/10000): disturbi dellaconduzione (es. allargamento del complesso QRS, prolungamento dell'in tervallo QTc, alterazioni del tratto PQ, blocco di branca, aritmie tipo torsione di punta in particolare in pazienti con ipokaliemia). Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea. Comune: vomito, disturbi addominali, diarrea, anoressia. Patologie epatobiliari. Comune: innalzamento dei valori delle transaminasi. Molto raro: epatiti con o senza ittero. Disturbi del Sistema immunitario. Molto raro: alveoliti allergiche (polmoniti) con o senza eosinofilia, reazioni sistemiche anafilattiche/anafilattoidi inclusa ipotensione. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Comune: reazioni allergiche della pelle (rash c utanei, orticaria) fotosensibilita', prurito. Molto raro: edema (locale o generalizzato), reazioni locali dopo iniezione intravenosa (tromboflebite, linfangite, sensazione di bruciore, reazioni allergiche dellapelle), perdita dei capelli. Patologie endocrine. Molto comune: aumen to del peso corporeo, disturbi della libido e della potenza. Comune: galattorrea, aumento del seno. Molto raro: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, eosinofilia e porpora. Patologie dell'orecchio Frequente: tinnito. Studi epidemiologici condotti principalmente in pazienti con eta' da 50 anni ed oltre, indicano un incremento del rischio di fratture delle ossain pazienti che assumono SSRIs e TCAs. Il meccanismo alla base di que sto rischio non e' conosciuto. Sintomi da interruzione: a causa della improvvisa interruzione del trattamento o riduzione della dose, si possono verificare frequentemente nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, insonnia, cefalea, nervosismo, ansia.