Componenti:
Metodo di azione:
Revisione medica di Oliinyk Elizabeth Ivanovna, Pharmacy Ultimo aggiornamento in data 09.04.2022
Attenzione! Le informazioni sulla pagina sono solo per gli operatori sanitari! Le informazioni sono raccolte in fonti pubbliche e possono contenere errori significativi! Fare attenzione e ricontrollare tutte le informazioni da questa pagina!
Primi 20 medicinali con gli stessi componenti:
Isoflurano 100 ml, 250 ml.
AERRANE LIQUIDO PER INALAZIONE
Il medicinale e' un anestetico alogenato volatile in grado di indurre anestesia generale per inalazione.
Per poter essere in grado di controllare accuratamente l'esatta concentrazione di isoflurano, e' necessario utilizzare vaporizzatori specificatamente calibrati per l'isoflurano. Anestesia generale: i valori della MAC variano considerevolmente a seconda dell'eta', farmaci presi inconcomitanza ed altri fattori. Premedicazione: i farmaci usati per la premedicazione devono essere scelti per singolo paziente, tenendo con to l'effetto di depressione respiratoria dell'isoflurano. L'uso di farmaci anticolinergici e' un tipo di scelta. Induzione dell'anestesia: si raccomanda di utilizzare una concentrazione iniziale pari a 0,5%. Ingenere concentrazioni di isoflurano pari a 1,5% - 3,0% producono anes tesia chirurgica in 7 - 10 minuti. Si somministra di solito un barbiturico a breve durata ad un dosaggio ipnotico o altri agenti per induzione endovenosa quale propofol, etomidate o diazepam per evitare l'insorgenza di tosse o di laringospasmo, fenomeni che possono insorgere se l'anestesia viene indotta con il farmaco o con combinazioni di farmaco e ossigeno o di farmaco e miscela di ossigeno e protossido d'azoto. Mantenimento dell'anestesia: livelli adeguati di anestesia chirurgica sisostengono con concentrazioni del 1,0% - 2,5% di medicinale quando so mministrato insieme a protossido d'azoto e ossigeno. Un ulteriore 0,5%- 1,0% di isoflurano puo' essere richiesto quando la somministrazione viene effettuata con ossigeno puro. Se e' richiesto ulteriore rilassa mento, possono essere usate dosi supplementari di miorilassanti. I livelli della pressione arteriosa durante il mantenimento tendono ad essere inversamente correlati alle concentrazioni alveolari di isoflurano in assenza di altri fattori di complicazione. Cadute eccessive nella pressione ematica possono essere dovute alla profondita' dell'anestesiae, in questi casi, devono essere corrette riducendo la concentrazione dell'isoflurano inspirato. Risveglio: per ottenere un rapido risvegli o, e' necessario che la concentrazione di medicinale sia ridotta a 0,5% sul finire dell'intervento o a 0% durante la fase di sutura della ferita. In caso di interruzione della somministrazione degli agenti anestetici, e' necessario sottoporre le vie aeree del paziente a ventilazione per diverse volte con il 100% ossigeno fino al suo risveglio completo. Se il gas vettore e' una miscela 50%:50% di ossigeno e protossidod'azoto, il volume della minima concentrazione alveolare di isofluran o e' di circa 0,65%. Anziani: minori concentrazioni di isoflurano sononormalmente richieste per mantenere l'anestesia in chirurgia nei pazi enti anziani. Sedazione: puo' essere mantenuta con 0,1% - 1,0% di isoflurano nella miscela aria/ossigeno. Questa dose dovra' essere titolataai requisiti individuali dei pazienti.
Ipersensibilita' all'isoflurano ed agli anestetici alogenati. Predisposizione genetica nota o sospetta all'ipertermia maligna. Pazienti con precedenti di ipertermia maligna. Pazienti, che a seguito di somministrazione di anestetici alogenati, abbiano evidenziato disfunzione epatica, ittero o febbre di origine sconosciuta, leucocitosi o eosinofilia.Interventi ostetrici.
Reazioni averse riportate negli studi clinici e dall'esperienza post-marketing. La frequenza non puo' essere stimata dai dati disponibili, dunque sono tutte Non note. Patologia del sistema emolinfopoietico. Non nota: carbossiemoglobinemia. Patologia del sistema immunitario. Nonnota: reazioni anafilattiche, ipersensibilita'. Disturbi del metaboli smo e della nutrizione. Non nota: ipercaliemia, aumento del glucosio nel sangue. Patologie psichiatriche. Non nota: agitazione, delirio, umore alterato (piccoli cambi nell'umore e sintomi possono persistere fino a 6 giorni). Patologie del sistema nervoso. Non nota: convulsioni, menomazioni mentali (puo' causare una leggera diminuzione nelle funzioni intellettive per 2-4 giorni dopo l'anestesia). Patologie cardiache. Non nota: aritmia. Patologie vascolari. Non nota: ipotensione, emorragia (in pazienti che si sottopongono ad aborto indotto). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: broncospasmo, dispnea, sibili, respiro con affanno, depressione respiratoria, laringospasmo. Patologie gastrointestinali. Non nota: ostruzione intestinale, vomito,diarrea. Patologie epatobiliari. Non nota: necrosi epatica, danno epa tocellulare, aumento della bilirubina nel sangue. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Non nota: viso gonfio, dermatite da conta tto, eruzione cutanea. Patologie renali e urinarie. Non nota: aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell'urea nel sangue. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Nonnota: ipertermia maligna, dolore al torace, brividi. esami diagnostic i. Non nota: electroencefalogramma anormale, diminuzione del colesterolo nel sangue, diminuzione della fosfatasi alcalina nel sangue. Aumenti transitori nella conta dei globuli bianchi sono stati osservati persino in assenza di stress chirurgico. Rari rapporti di ipersensibilita'(incluso dermatite da contatto, eruzione cutanea, asma, gonfiore, dol ore al torace, viso gonfio o reazioni anafilattiche) sono stati segnalati, specialmente in associazione ad esposizione a lungo termine ad agenti anestetici inalatori, incluso l'isoflurano. L'eziologia delle reazioni anafilattiche verificatesi durante l'esposizione ad anestetici inalatori e', tuttavia, non chiara a causa dell'esposizione a molteplici farmaci concomitanti, molti dei quali sono noti per causare reazioni. Livelli minimamente innalzati di fluoruro sierico inorganico si verificano durante e dopo l'anestesia con isoflurano, a seguito della biodegradazione dell'agente. E' improbabile che i bassi livelli di fluoruro sierico inorganico osservati (media di 4,4 mcmol/l in uno studio) possano causare tossicita' renale, dato che questi sono ben al di sotto della soglia dei livelli per la tossicita' renale. L'uso di agenti anestetici inalatori e' stato associato a rari aumenti nei livelli sierici di potassio che hanno causato aritmie cardiache e decesso in pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio. Durante l'induzione dell'anestesia, l'aumentata salivazione e la secrezione bronchiale possono aumentare ed essere causa di laringospasmo. Danni neuromuscolari: l'uso di agenti anestetici inalatori e' stato associato a rari aumentinei livelli sierici di potassio che hanno causato aritmie cardiache e decesso in pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio. I pazienti con danno neuromuscolare latente o palese, in modo particolare con la distrofia muscolare di Duchenne, sembrano essere i piu' vulnerabili. Anziani: concentrazioni minori di isoflurano sono normalmente richieste per mantenere anestesia chirurgica nei pazienti anziani.
Anestetici generali.
La somministrazione contemporanea di Isoflurano e dei seguenti medicamenti richiede un rigoroso controllo delle condizioni cliniche e biologiche del paziente. Inibitori non selettivi delle monoamino-ossidasi: rischio di crisi durante l'intervento chirurgico. Il trattamento deve essere sospeso 15 giorni prima dell'intervento. Beta-simpaticomimetici (isoprenalina) e alfa - beta simpaticomimetici (epinefrina o adrenalina; norepinefrina o noradrenalina): rischio di grave aritmia ventricolare causata da tachicardia. Betabloccanti: rischio di blocco del meccanismo di compensazione cardiovascolare come conseguenza dell'intensificazione degli effetti inotropi negativi. E' possibile sopprimere l'azione dei betabloccanti durante l'intervento utilizzando agenti beta-simpaticomimetici. In generale non e' necessario interrompere il trattamento con betabloccanti, va comunque evitata una brusca riduzione del dosaggio. Isoniazide: rischio di potenziamento dell'epatotossicita' ed accresciuta formazione dei metaboliti tossici dell'isoniazide. Il trattamento con isoniazide deve essere sospeso 7 giorni prima dell'intervento e assunto non prima di 15 giorni dall'intervento. Epinefrina somministrata per via sottocutanea o per via gengivale come anestetico locale: rischio di grave aritmia ventricolare da tachicardia, anche se la sensibilita' del miocardio all'epinefrina e' minore con isoflurano rispetto a quella indotta da altri anestetici alogenati. Negli adulti quindi la dose deve essere limitata, per esempio, a 0,1 mg di epinefrina somministrata in 10 minuti o 0,3 mg in 1 ora. Simpaticomimetici indiretti (amfetamine e derivati; psicostimolanti; anoressizzanti; efedrina e derivati): rischio di episodi di ipersensibilita' intraoperatoria. Nelcaso di interventi chirurgici gia' pianificati, e' preferibile interr ompere il trattamento alcuni giorni prima dell'operazione. Nella maggior parte dei casi in cui un trattamento farmacologico sia ritenuto indispensabile, non sospendere il trattamento prima dell'anestesia generale, ma l'anestesista deve essere informato sul trattamento in corso. Miorilassanti: rischio di potenziamento dell'azione dei rilassanti depolarizzanti e, in particolare, dei rilassanti non depolarizzanti. Si raccomanda quindi di ridurre di un terzo o di meta' la dose somministrata di queste sostanze. Rispetto agli anestetici convenzionali, con l'uso di isoflurano la scomparsa dell'effetto mioneuronale risulta piu' lenta. La neostigmina agisce sui rilassanti non depolarizzanti, ma non agisce sull'effetto rilassante proprio dell'isoflurano. Oppiodi, benzodiazepine e altri agenti sedativi: l'effetto depressivo dell'isofluranosulla respirazione viene potenziato dall'uso di tali sostanze. Calcio antagonisti: isoflurano puo' provocare una marcata ipotensione in paz ienti trattati con calcio antagonisti, in particolare con derivati della diidropiridina. Bisogna fare attenzione quando i calcio antagonistisono usati in concomitanza con agenti inalatori per il rischio di ult eriore effetto inotropo negativo. Adrenalina per iniezioni sottocutanee o gengivali: rischio di grave aritmia ventricolare come conseguenza di una aumentata frequenza cardiaca, sebbene la sensibilita' del miocardio all'adrenalina sia minore con l'uso dell'isoflurano che nel caso dell'alotano. La MAC (Minima Concentrazione Alveolare) e' ridotta con la somministrazione concomitante di protossido di azoto negli adulti.